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lunedì 25 novembre 2024 | ore 00:48

Le minoranze disertano il consiglio

I due gruppi di opposizione (Uniti per una Turbigo da Vivere e Lega Nord) non hanno preso parte alla seduta di ieri. "Basta con i soliti atteggiamenti della maggioranza".
Turbigo - Una seduta del Consiglio Comunale

I quattro posti delle minoranze vuoti. Tutti a casa (Uniti per una Turbigo da Vivere con i consiglieri Marco Cagelli, Giuliano Cipelletti e Claudio Spreafico, e la Lega Nord con Massimo Vezzani), per dare un segnale forte e chiaro contro i modi con cui l’Amministrazione comunale sta continuando a trattare i due gruppi di opposizione. “Basta!”, il coro è unanime. “Come realtà consiliari abbiamo presentato in questi mesi diverse mozioni su specifici argomenti e problemi che hanno una certa importanza sulla vita quotidiana del paese (Statale 341, scuola e raddoppio ferroviario, solo per citarne alcune) – spiegano UTDV e Lega – Ma ogni volta è sempre la stessa storia: il sindaco ed il suo gruppo sfuggono dalla discussione e dal voler affrontare in consiglio comunale le tematiche, relegandole agli ultimi punti dell’ordine del giorno e tentando in questo modo di procrastinarne la discussione. Siamo stanchi di simili atteggiamenti e così abbiamo deciso di disertare la seduta dell’altra sera (3 luglio, ndr)”. La “goccia che ha fatto traboccare il vaso” è stata il consiglio comunale del 29 maggio, anche se a dire il vero segnali in tale senso si erano già avuti in precedenza. “In quell’occasione l’Amministrazione ha modificato l’ordine del giorno per poter consentire ai tecnici, da loro invitati alla discussione, di prendere parte ai lavori della massima assise cittadin – continuano – Poi, data l’ora tarda (ben oltre ai limiti temporali previsti), ha rinviato il dibattito di alcune altre mozioni. Ma perché aspettare più di un mese per una nuova convocazione? Scoprendo, inoltre, che la seduta di giovedì scorso sarebbe stata indirizzata al bilancio di previsione 2014, con gli argomenti da noi proposti finiti, neanche a dirlo, nuovamente in coda. Sappiamo delle difficoltà oggettive legate alla disponibilità del segretario comunale, troviamo comunque eccessivo attendere 30 giorni per convocare il consiglio. La nostra posizione non vuole in alcun modo usurpare il diritto dell’attuale Amministrazione di governare il paese, quello che si preme sottolineare è che con questi comportamenti si lede costantemente il ruolo proprio della minoranza. Troppo facile invocare lo spirito di collaborazione tre le parti solo quando si è in difficoltà (vedi questione centrale a biomasse), dimenticandosene subito dopo”. “L’ennesima occasione per fare polemica senza contenuti – la replica del sindaco, Christian Garavaglia – Tutti tra le minoranze erano stati d’accordo il 29 maggio scorso sul rinvio di quelle mozioni che non si erano riuscite a trattare e che quindi sarebbero state regolarmente discusse proprio l’altra sera. Ritengo che il bilancio di previsione sia un argomento importante per i cittadini, se le opposizioni pensano invece il contrario…”.

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