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domenica 29 dicembre 2024 | ore 01:51

Accam: fate chiarezza!

Accam: i comitati e le associazioni del territorio chiedono a Regione, assessore, responsabili e comuni delucidazioni in merito all'incontro dell'altro giorno.
Territorio - Accam

Una lettera per chiedere delucidazioni e spiegazioni. Indirizzata alla Regione Lombardia, all'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Claudia Terzi, quindi a Luca Marsico e Dario Sciunnach (il primo presidente della 6^ commissione Ambiente e P. Civile, l'altro della direzione generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile), all'Accam spA (nelle persone del presidente Roberto Antonelli e dell'amministratore delegato Giorgio Ghiringhelli) e infine alle Amministrazioni dei comuni soci della stessa Accam. Nove, tra comitato e associazioni del territorio (Comitato Inceneritore e Ambiente Borsano - Ecoistituto della Valle del Ticino - Rete Rifiuti Zero Lombardia - Salviamo il Paesaggio Inveruno Furato - Associazione InFormazione InMovimento di Legnano - Salviamo il Paesaggio Legnano Villa Cortese Canegrate - Associazione 5 Agosto 1991 di Buscate - Comitato No Terza Pista di Vanzaghello - Legambiente “Ticino” – Turbigo), insieme per far sentire la loro voce ed avere così un quadro dettagliato e preciso della situazione.

ECCO LA LETTERA

Oggetto: Richiesta di delucidazioni in merito all’incontro ristretto avvenuto presso gli uffici della Regione Lombardia in data 14/05/2014.

Gent.ma Dott.ssa Claudia Terzi, Assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Regione Lombardia, i Comitati e le Associazioni firmatari della presente sono perplessi e sorpresi per le modalità con cui è stato organizzato e si è svolto l’incontro in oggetto, promosso dal Dott. Sciunnach. Risulta infatti che gli unici invitati a convenirvi siano stati i Dirigenti di Accam ed il Politecnico di Milano, escludendo di fatto non solo i Comuni Soci, ma anche gli altri tecnici ammessi al costituendo tavolo tecnico. Quanto accaduto ci ha stupito dato che il tema dell’incontro era “L’impostazione dei lavori del costituendo GDL”, e ancor di più ha stupito il fatto che, per quanto abbiamo potuto apprendere, il mandato che verrà dato al Politecnico di Milano non è vincolato allo studio di alternative al revamping, come era stato concordato con i Sindaci dei Comuni Soci durante la riunione in Accam (di cui si allega il verbale), ma sarà al contrario un mandato più ampio, che comprende ancora la possibilità di revamping, o magari di un revamping parziale, dell’impianto.
Un mandato finalizzato al revamping (anche parziale) non solo sarebbe in evidente opposizione con gli indirizzi e le politiche della Regione Lombardia in tema di gestione dei rifiuti, ma costituirebbe senza dubbio un inutile spreco di risorse pubbliche, considerato che uno studio in questo senso, Le ricordiamo, è già stato commissionato, e ben pagato (160.000 Euro), da Accam alla Società Bain, studio che ha lasciato alquanto perplesse le Amministrazioni sui costi e sulla durata prevista di vita dell’impianto. Per questo i Sindaci soci hanno chiesto che venissero avviati degli studi di sistemi ALTERNATIVI che, nel succitato studio, non erano stati presi in considerazione. Negli ultimi mesi abbiamo potuto apprezzare la volontà del Consiglio Regionale che, con la Risoluzione n. 9 del 28 novembre 2013, ha chiaramente definito che esiste la problematica di una sovraccapacità di incenerimento in Lombardia (e stiamo parlando di previsioni a medio termine che parlano di 1.298.003 tonnellate annue di surplus di capacità impiantistica), e che si pone a tutela della salute dei cittadini attivandosi per contrastare la “rete nazionale degli inceneritori” (citata nel D.D.L. collegato alla Legge di stabilità). Si legge infatti nella risoluzione approvata: “l’amministrazione regionale deve predisporre tutte le opportune iniziative per evitare che il sistema infrastrutturale di termovalorizzazione e incenerimento lombardo diventi un terminale europeo per il trattamento finale dei rifiuti in competizione con altre piazze del centro-nord Europa, interessate a loro volta da un’analoga condizione di sovradimensionamento impiantistico”. Per questo abbiamo grandi aspettative da chi oggi sta amministrando la nostra Regione e ha la possibilità reale di cambiare lo "status quo" con iniziative a favore dell’ambiente e delle future generazioni, le quali giudicheranno il nostro operato di oggi. In attesa di un gentile e sollecito riscontro alle nostre richieste, Le porgiamo distinti saluti.
In Fede; I Comitati e le Associazioni.

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