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Gio, 26/12/2024 - 17:20

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giovedì 26 dicembre 2024 | ore 17:49

La festa della Santità

Roma - Pellegrini per i Papi Santi.10

Lo sguardo fisso tra cielo e San Pietro, le gambe indolenzite, i dolori e gli acciacchi che passano in secondo piano. Dalla Polonia alla bergamasca, dall'Italia e dal mondo intero, in pullman o aereo, ma con un comune obiettivo: esserci. Presenziare a un giorno storico per la Chiesa di Roma: con due Papi a concelebrare e con l'elevazione agli altari della santità di due pilastri della fede che hanno caratterizzato il XX secolo. Roma, con la sua confusione organizzata che nemmeno l'esperienza millenaria le ha dato, ha accolto tutti nell'abbraccio delle sue piazze principali, accompagnando i fedeli in una celebrazione in cui si sono mescolati i ricordi che le storie personali dei pellegrini hanno di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II, con le speranze, l'affidamento e la forza che nella loro preghiera scaturisce.
Sono appena passate le 24 di sabato notte e, in anticipo sui tempi, via della Conciliazione viene aperta per accogliere le migliaia di pellegrini che già da ore accorrono da ogni dove. Una 'pressione' costante che va ad occupare ogni metro quadrato del posto, 'costringendo' ad alzarsi anche i più temerari che avevano tentanto di addormentarsi nei sacchi a pelo. In silenzio, rotto solo dalle preghiere e da alcuni canti di devozione o GMG passate, con rispetto per l'evento che si sta per vivere. Ed ecco l'alba... la luce inizia ad illuminare il popolo della Chiesa che alle 5.30 precise, con rigido rigore vaticano, si accalca ad entrare nella piazza San Pietro appena aperta: è una vera e propria fiumana, che crea anche diversi malori, ma che si ricompone alle 9.30 con la preghiera della 'Divina Misericordia'. E poi la Messa, scandita con applausi e sventolii di bandiere solo nei momenti opportuni, ma vissuta con grande e sentita preghiera, ognuno nella propria coscienza, in un ideale abbraccio ad uno o a tutti i Papi 'presenti'. Ma la festa, con l'emozione dell'antico rito latino di canonizzazione, si protrae anche dopo la cerimonia, con l'inatteso passaggio per tutta la piazza San Pietro e via della Conciliazione di Papa Francesco, per un saluto e uno 'scatto' al vicario di Cristo da portare nelle proprie famiglie, parrocchie, nazioni... e rilanciare la fede vissuta come testimonianza.

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