Milano / Malpensa
Il Villoresi in un... Museo
- 11/04/2014 - 15:02
- Castano Primo
La storia del Canale Villoresi. Due locali al primo piano, tra documenti, oggetti e un vero e proprio archivio con appositi e specifici armadi per la conservazione di tutto il materiale e nel pieno rispetto della normativa in materia di beni culturali. Ma anche una postazione dotata di computer dove sarà caricata in formato digitale una selezioni della documentazione di maggiore interesse. Dietro quella stretta di mano tra il sindaco Franco Rudoni ed il presidente del Consorzio Est Ticino Villoresi, Alessandro Folli, c’è in fondo tutto il significato di un progetto che parte dal presente e guarda al futuro. Perché il Museo ed Emeroteca delle Acque a Castano Primo (là, nella stessa struttura che ospita il museo civico cittadino), adesso non è più solo sulla carta, ma presto diventerà realtà. Sia l’allestimento museale che la creazione dell’archivio storico, insomma, saranno pronte entro marzo del prossimo anno (in tempo utile per Expo), ma intanto sono partiti gli interventi di riordino e catalogazione delle carte del Consorzio, previsti dal progetto Por V4. “Un giorno importante per la città e per il territorio – hanno detto il primo cittadino Rudoni e gli assessori Camillo Canziani e Franco Gaiara – E’ per noi un orgoglio poter ospitare una simile realtà”. “Certamente un altro tassello significativo nel progetto didattico e culturale portato avanti dal Consorzio e di valorizzazione del sistema Navigli in proiezione, appunto, di Expo 2015 – ha continuano il presidente di ETVilloresi, FollI – Castano Primo avrà un suo museo ed emeroteca della acque destinato a conservare la memoria dell’ente, raccontata attraverso documenti ed oggetti ed a diffondere conoscenze qualificate. In particolare, il polo didattico – culturale, come detto, verrà ospitato presso la sede del museo civico di via Corio, in due locali al primo piano che sono stati messi a disposizione dell’Amministrazione comunale castanese. Un’occasione per conoscere da vicino la realtà del Canale Villoresi, fin dalle sue origini”. Nello specifico il progetto, del valore di 435 mila euro, è finanziato (nell’ambito dell’accordo di programma Pia Navigli; sottoscritto con Regione Lombardia e altri importanti partners) per il 50% da ETVilloresi, mentre la restante parte è a carico del fondo comunitario Por Fesr asse 4. Inoltre questo intervento assume una valenza strategica anche in prospettiva di una futura promozione turistica in riferimento alla sua particolare collocazione. Il luogo potrà, infatti, essere ulteriormente valorizzato con la realizzazione di un approdo dedicato (in fase di studio) lungo la tratta di navigazione che dalle dighe di Panperduto prosegue fino ad Arconate. (FOTO PUBBLIFOTO)
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