Milano / Malpensa
Sanguineti, "L'addio al maestro"
- 10/01/2014 - 14:31
- Castano Primo
La vita dedicata alla pittura e all’incisione. L’arte raccontata attraverso le immagini, le figure, i luoghi e le storie. Bastava incrociarne anche semplicemente lo sguardo oppure fermarsi a scambiare una parola con lui e l’emozione era qualcosa che arrivava subito al cuore. La passione e l’amore che sapeva trasmetterti, solo raccontandoti un’opera appena realizzata o che aveva messo “in cantiere”, erano qualcosa di unico, indescrivibile, straordinario ed eccezionale. Erano, perché purtroppo dall’altro giorno il maestro Ugo Sanguineti non c’è più. Volato via, per sempre, in un attimo, così come in un attimo, quando ormai quasi 40 anni fa si era trasferito a Castano Primo, era riuscito a farsi volere bene da tutta la città. Gli era bastato poco per entrare in sintonia con i castanesi e con il territorio: uomo semplice, gentile e sempre disponibile con gli altri, riservato anche, ma fin da subito un vero e proprio punto di riferimento per l’intera comunità. “Quando dovevi organizzare una mostra, un evento, una conferenza oppure un progetto, sapevi che il maestro Sanguineti ci sarebbe stato. Potevi contare su di lui – ricordano alcune delle associazioni locali che hanno avuto l’onore di averlo accanto”. Nato nel 1940 a Lavagna, in Liguria, il maestro Ugo Sanguineti si divideva tra la sua “casa natale” (là in provincia di Genova) e appunto la città del Castanese. Dopo gli studi nel capoluogo ligure, fa parte dell’associazione “Incisori Liguri”, di Xylon Italia (sezione Xylon International Société des Graveurs sur bois), della cooperativa “Il Raccolto” e dell’associazione culturale “Gruppo 12” di Romà. Dal 1979 al 1992, inoltre, insegna tecniche pittoriche, incisorie e cromatologia a Milano e importante è il suo impegno per l’educazione all’immagine nelle scuole Elementari del territorio. Nel 1994 sottoscrive la “Carta Bertarelli” sull’incisione originale e diverse sono le mostre personali che tiene (fin dai primi anni ’60), partecipando anche a numerose rassegne nazionali ed internazionali. Le sue opere sono numerosissime, tra quelle su commissione si ricordano, ad esempio, un dipinto murale all’hotel Enrica di Lavagna, ancora quello per la cooperativa Est Ticino del 1984/1985, il dipinto su tela “L’angelo che nasce dal lavoro e ne diventa protettore” (Italienisch – Schweizerisches Beruffsbildungszentrum, Berna); oppure “L’inganno dell’albero” (incisione a bulino, abbinato ad una lirica di Alda Merini), “Cerbero” (dal VI canto dell’Inferno, per la cooperativa “Il Raccolto”), fino a “Descrizione dell’apparato fatto dal borgo di Castano per ricevere le Sante Reliquie”. E differenti i riconoscimenti ed i premi ricevuti (l’ultimo, alla carriera, il 26 ottobre scorso, a Chiavari). “Ugo Sanguineti, pittore – incisore partito da esperienze neo espressioniste, sospeso sui versanti figurativo – astratto si è diretto col suo lavoro verso una visione più simbolica, rappresentata in modo personale da una dettagliata e quasi chirurgico descrizione di particolari anatomici, non tanto interessati a descrivere il soggetto quanto alla sua resa trasfigurata nel mondo del grottesco e dell’allegoria…”, così dal catalogo “La natura e la visione – Arte nel Tigullio”.
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