Milano / Malpensa
Macchi, un 'turbighese d'oro'
Chi si è adoperato per il proprio territorio, vivendo in prima persona i valori della solidarietà, dell’amicizia e del servizio a favore degli altri, dimostrando di avere un elevato profilo morale ed umano. Nel mondo del volontariato, sportivo, sociale e culturale: il grazie si è levato ancora una volta forte e chiaro. Il “Turbighese d’oro” (istituito nel 1981 per volontà della famiglia Bailetti, in collaborazione con il Velo Club Raffaele, che ha visto poi aggiungersi nel 1992 anche la Pro Loco, per rendere omaggio all’affezionato zio Nildo, scomparso l’anno precedente), alla fine tutti d’accordo sul nome, il resto poi sono state l’emozione e la gioia quando GianPiero (per tutti Piero) Macchi è salito sul palco dell’auditorium comunale ritirare il prestigioso riconoscimento. E la commozione è stata ovviamente tanta, l’occasione per ringraziarlo nuovamente per l’impegno e la passione che ha sempre messo nelle varie attività che negli anni l’hanno visto protagonista. Perché Piero Macchi è stato ed è un vero e proprio punto di riferimento per Turbigo e per l’intera comunità: classe 1929, ex dipendente Enel, la vita spesa per il suo paese, prima in politica (consigliere comunale tra la fine degli anni ’80 ed i primi anni ’90), alpino, colonna portante della sezione locale della Croce Azzurra e nel tempo di altre associazioni cittadine. “Una persona unica, eccezionale – sono state le parole del sindaco, Christian Garavaglia – Sempre presente, sempre sorridente e capace di trasmettermi passione e coinvolgimento in tutto ciò che fa. Una guida per le generazioni di ieri, per quelle di oggi e per le future”. Ma il “Turbighese d’oro” è stato solamente la ciliegina sulla torta della serata. E allora, ecco anche il premio al “Giovane turbighese”, l’ennesimo riconoscimento (voluto due anni fa dalla Pro Loco, insieme alle varie realtà che operano nel settore socio educativo, culturale e sportivo) per valorizzare quei ragazzi che si sono distinti per merito e impegno in ambito familiare, scolastico e sportivo. Un “ex aequo”: da una parte Martina Chinaglia, dall’altra Giada Guareschi, entrambe 17enni, punti fermi, nonostante la giovanissima età, della Pro Loco, animatrici in oratorio, ballerine di musicol e che partecipano alla formazione di una cooperativa per il sostegno dei portatori di handicap. Attorno, poi, il concerto delle “Voci bianche” di Novara (dirette dal maestro Paolo Beretta) e l’esibizione di due giovani turbighesi al violino ed al piano, che hanno fatto da cornice all’intero evento. (FOTO SPREAFICO)
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