Milano / Malpensa
Materna statale? Si, no, parliamone
- 04/12/2013 - 17:13
- Castano Primo
“Cara vecchia” scuola Materna statale… tanto è stato detto, ma tanto c’è e soprattutto ci sarà ancora da dire. E allora si torna a parlarne. Per adesso una “tavola rotonda” (così come è stata ribattezzata) o tavolo di lavoro (e chiuso), poi si vedrà. “Vogliamo capire e ragionare insieme – spiega il vicesindaco di Castano Primo, Roberto Colombo – Per farlo , quindi, abbiamo pensato appunto ad un incontro con le differenti parti che ruotano attorno al mondo scolastico e quindi con i capigruppo della maggioranza e delle minoranze”. Serve? C’è la necessità di realizzare una scuola Materna statale in città? Ancora modalità, tempistiche e fattibilità di un eventuale progetto, i pareri delle singole realtà e, infine, com’è la situazione attuale in paese, come è cambiata negli anni e quali potrebbero essere le previsioni e gli scenari per il futuro? Gli argomenti e le domande sono e saranno certamente numerose giovedì prossimo (12 dicembre) quando ci si ritroverà in villa Rusconi proprio per quest’ulteriore occasione di discussione e confronto. “Solo il primo passo – continua Colombo – Dove cominciare ad aprire il dialogo, analizzando nel dettaglio gli scenari possibili. Vorremmo creare un momento dove ognuno abbia l’opportunità di esprimersi in merito, portare la propria opinione, idee e proposte. Di dare vita ad una Materna statale se ne è parlato molto in questi anni, tra chi era favorevole e chi ha mostrato dubbi e perplessità, tanto è stato detto, adesso però facciamolo assieme”. L’incontro, dunque, come detto dovrebbe vedere di fronte, oltre allo stesso vicesindaco, i capigruppo di maggioranza e minoranza, il presidente della scuola Materna – Ente Morale, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Falcone e Borsellino”, i rappresentanti dei genitori (dal Nido fino alle Elementari), i referenti dell’asilo e della commissione di coordinamento tra comune ed Ente Morale, più quelle realtà che operano nel settore scolastico. “Vogliamo cercare di creare uno o più momenti di condivisione, per ora con gli operatori – conclude il vicesindaco – Poi si valuterà un confronto con la cittadinanza”.
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