“Stop” all’apertura del sottopasso di via Oleggio. Per ora. Non più in questi giorni, insomma, ma tutto è rimandato di qualche settimana. “Ci sono stati alcuni intoppi legati all’impianto fognario – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici di Castano Primo, Camillo Canziani – Così ci saranno purtroppo dei ritardi rispetto a quanto previsto inizialmente. Adesso gli operai sono al lavoro per il ripristino delle fognature, poi finalmente la strada potrà tornare in funzione”. Se il primo dei quattro sottopassaggi previsti negli interventi per il raddoppio ferroviario (la via Forlanini per intenderci, con la nuova rotatoria che collega con la rotonda di immissione alla Boffalora – Malpensa) è tornata percorribile ormai diverse settimane fa, per la via Oleggio, come detto, bisognerà attendere ancora qualche tempo. Le previsioni parlano degli inizi di dicembre, un mese e mezzo in più rispetto alle stime (il 10, forse qualche giorno prima o appena dopo) e allora anche la seconda opera aprirà ufficialmente i battenti. “Stiamo costantemente tenendo monitorata la situazione e lo stato di avanzamento dei cantieri – continua Canziani – L’attenzione è massima per cercare di risolvere in tempi stretti alcune problematiche emerse, trovando soluzioni che possano creare il minor disagio possibile alla cittadinanza”. Le vie Forlanini e Oleggio ora, intanto ci si sta concentrando anche sulle altre due parti della città direttamente interessate dal raddoppio ferroviario: da una parte la via Ponte Castano, quindi la via Lonate (le ultime due strutture che andranno a sostituire i passaggi a livello esistenti), mentre è già in funzione il sottopasso di via Giolitti (nei pressi dell’istituto comprensivo “Falcone e Borsellino”) che esisteva da diversi anni e che è stato sistemato ed allungato, rimanendo comunque come oggi ad uso esclusivamente pedonale e ciclabile. Infine, la riqualificazione della stazione con il rifacimento delle banchine, l’impianto di pensiline e la sistemazione del fabbricato. Oltre al sottopasso pedonale con ascensori che consentirà l’accesso alle stesse banchine ed il collegamento con la nuova area di interscambio ferro – gomma.

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