Milano / Malpensa
Case Aler, problemi e difficoltà
- 20/09/2013 - 16:02
- Castano Primo
La caldaia ormai completamente ferma (“Bloccata, spenta, guasta. Come facciamo adesso che viene l’inverno? Provate a dovervi lavare con l’acqua fredda”) e quell’odore in ascensore (“Una puzza che cresce. Hanno appena sistemato qualcosa, ma guardate i moscerini che ci sono ancora”). La situazione è diventata insostenibile. “Non ce la facciamo più. E nessuno che fa nulla”. Rabbia, delusione e sconforto si mischiano insieme e più racconta come lei e la sua famiglia sono costretti a vivere, più questi sentimenti aumentano. Ma Anna Bonito è stanca di aspettare, di capire se qualcosa davvero prima o poi si muoverà. “Adesso basta! Sono ormai mesi e mesi che continuiamo a chiedere che si intervenga – spiega – Cos’è cambiato? Niente. Telefoni agli appositi uffici e una volta ti risponde un incaricato, la successiva eccone un altro, tutti che ci ripetono la stessa frase “Il vostro problema è stato inserito tra le segnalazioni”, la realtà è che qui, invece di migliorare, si peggiora ogni giorno che passa”. Anna Bonito, il marito e le due figlie abitano nelle case Aler di via Venezia Giulia a Castano Primo, due palazzine identiche, nove appartamenti una e nove la seconda. “Tutto è cominciato circa un anno fa – continua la donna – La caldaia ha iniziato ad avere dei problemi, subito quindi ci siamo attivati per chiedere la riparazione. Quante chiamate, venivamo sempre “rimbalzati” tra i vari interni”. Ogni volta una dichiarazione diversa. “Alla fine un tecnico è venuto, non ce la facevamo più e lo abbiamo dovuto chiamare noi personalmente – ribadisce – Ha fatto una piccola riparazione, giusto per andare avanti almeno nel periodo invernale, però ci ha chiaramente detto che andava sostituita. Poi tra marzo e febbraio il blocco totale: la caldaia ha cominciato a non funzionare più. Ferma definitivamente. Oggi sono passati quasi sette mesi ed è sempre lì, rotta. Siamo stanchi di dover fare la doccia fredda. Abbiamo dovuto arrangiarci in vari modi, facciamo scaldare l’acqua utilizzando il metano, ma adesso che l’inverno è alle porte non possiamo continuare a vivere così”. L’affitto sempre saldato, le spese rispettate fino all’ultima, le manutenzioni annuali regolarmente fatte all’impianto di riscaldamento ed alle apparecchiature… “Cosa dobbiamo fare perché qualcuno ci ascolti? Viviamo con la sola pensione di mio marito (per fortuna che c’è quella) e chi dovrebbe intervenire, fa finta di niente. Voglio delle risposte, siamo cittadini come tutti gli altri”. La signora Anna si ferma un attimo “Venite – ci dice”, apre la porta d’ingresso del suo appartamento e con la mano ci indica l’ascensore. Già, l’ascensore, qui la situazione non è certo delle migliori, anzi. “Sentite l’odore – afferma Marcella Boschi, una delle altre residenti – E i moscerini, li vedete?” Si vedono, eccome: molti sono attaccati alle pareti, alcuni eccoli sopra, dove c’è la luce, la maggior parte morti, il resto che volano liberamente. Ma ce ne sono anche sui muri e lungo le scale che portano agli appartamenti ed alla cantina. “Sapete quante volte dobbiamo pulire – ribadiscono – Lo sanno gli uffici di questa problematica, però nulla. Forse c’è un guasto, un tubo rotto o staccato che ha fatto formare proprio sotto al piano l’acqua, attirando gli insetti”. “Non sapete quante volte ho contattato gli appositi uffici – conclude Marcella Boschi – Ora neanche più mi rispondono”. “Tutte e due le palazzine hanno problemi – continua Antonio D’Attilo – L’impianto fognario, ad esempio, si intasa di continuo”. (FOTO SALLY)
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