Circa tremila giovani, un millesimo rispetto all'enorme spianta della spiaggia di Copacabana, ma simbolicamente molto vicini ai ragazzi e alle ragazze di Rio de Janerio. Si è svolta, sabato e domenica, una due giorni molto particolare al Santuario di Caravaggio, luogo scelto dalle Diocesi Lombarde, come ritrovo per permettere ai giovani rimasti a casa di pregare insieme rispetto ai 'pellegrini' brasiliani.
Lì, come in altre 43 sedi in Italia, si è così svolto un rito semplice ma di grande partecipazione: alcune momenti di preghiera, canti, un flashmob 'locale' e tanti momenti di preghiera personale. Molti i gruppi partecipanti, tra cui alcuni giovani del nostro territorio: da Cuggiono a Casate, da Bernate a Turbigo, da Mesero a Magenta.
Il tutto è iniziato sabato pomeriggio, con l'avvicendarsi dei pellegrini, che si sono così sistemati nel grande prato adiacente al Santuario. Dalle prime ore della sera al 'via' le testimonianze, i racconti, le canzoni e le preghiere per entrare nel clima della GMG e poi... intorno a mezzanotte il collegamento video con la grande Veglia di Papa Francesco.
Verso le 2 di notte spazio ai momenti personali... o le confessioni, l'Adorazione Eucaristica e i momenti di testimonianza prima di passare qualche ora di sonno, nei sacchi a pelo, tra preghiere e chiacchere, perchè anche questi momenti diventano occasione di amicizia, confronto e conoscenza.
Poco prima delle 6 del mattino... la sveglia, tempo di sistemare il sacco a pelo ed è ecco un rapido ma intenso nubifragio, piccolo refrigerio dopo un sabato particolarmente caldo. Pochi minuti per la colazione e si ricomincia: lodi e poi Santa Messa con l'Arcivescovo di Milano Angelo Scola.
In fondo, per tutti i presenti, seppur distanti fisicamente, la GMG è un qualcosa di forte, o perchè l'hanno vissuta in passato o perchè giovani in attesa di viverla, e averla potuta assaporare così, anche in semplicità, è stato un bel gesto di condivisione con i giovani del mondo.

L'omelia del Card. Angelo Scola

Caravaggio - Veglia GMG 2013

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