Il malore improvviso e poi solo silenzio, lacrime, dolore e disperazione. I medici ed i volontari del 118 ci hanno provato in ogni modo a salvargli la vita, prima direttamente sul posto, quindi il trasferimento d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Gallarate, ma alla fine si sono dovuti arrendere. Non c’è stato, purtroppo, nulla da fare: molto probabilmente il cuore e l'arresto cardiaco, almeno dai primi accertamenti, e quel ciclista (classe 1942 di Samarate, in provincia di Varese) là a terra sull’asfalto. L’allarme, stamattina attorno alle 11.15. Sembra siano stati dei ragazzi che si trovavano a passare proprio di lì, anche loro in bicicletta, ed alcuni automobilisti ad accorgersi dell’uomo. Era accasciato, stava male e hanno subito chiesto aiuto. Sul posto ecco, quindi, un’ambulanza della croce azzurra di Buscate, l’automedica, i carabinieri di Castano Primo e la polizia locale di Turbigo. Ma quando il personale sanitario è arrivato sulla Provinciale 146 a Nosate, poco prima del ponte stretto sul canale Villoresi, immediatamente ha capito che le condizioni del cicloamatore erano gravi. Non c’era, insomma, tempo da perdere, così prontamente si sono messi al lavoro per prestargli le prime cure e per cercare di salvarlo. Il massaggio cardiaco prolungato, con l’ausilio delle varie apparecchiature a disposizione, quindi il trasferimento in codice rosso in ospedale, alla fine, però, ogni tentativo è risultato vano e non è rimasto altro da fare che constatarne il decesso. Intanto, nel piccolo paesino del castanese, i militari dell’Arma ed vigili urbani si sono attivati per regolare la circolazione stradale e, successivamente, raccogliere le testimonianze e svolgere i necessari accertamenti per avere un quadro preciso e dettagliato di ciò che era accaduto. L’uomo era tranquillamente in sella alla sua bicicletta, un normale giro, approfittando del sole e della bella stagione, poi all’improvviso il malore che non gli ha dato scampo.

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