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venerdì 27 dicembre 2024 | ore 06:42

Giovani reporter nel... mondo

Gli studenti della scuola Media 'Volta' alla scoperta di luoghi e tradizioni in compagnia della giornalista Nicoletta Salvatori. L'incontro, qualche giorno fa, tra i banchi.
Inveruno - La redazione Giovani Reporter

“Vivere la natura, conoscere il mondo.” Poche e semplici parole, così Nicoletta Salvatori, giornalista specializzata in reportage di viaggio e già direttrice di importanti riviste, ha voluto presentarsi, solo pochi giorni fa, ai ragazzi delle classi terze della scuola Media “Volta” di Inveruno. L’incontro è stato organizzato nell’ambito del progetto Pagine Web giunto ormai alla sua quinta edizione e che cerca di avvicinare i ragazzi al mondo del giornalismo, soprattutto quello online. “Il punto di vista che ho sempre adottato è quello dell’alleanza possibile tra uomo e natura, tra sviluppo e protezione di un pianeta unico e meraviglioso, la Terra”, ha spiegato Nicoletta agli studenti. In questa nuova ottica, il viaggio diventa non solo una scoperta di mondi lontani, ma ricerca dei modi in cui tale alleanza è stata cercata e a volte trovata. E i libri non sono guide turistiche, ma certamente suggestioni al viaggio, motivazioni verso una meta. “Con in più un'indicazione importante: viaggiare significa aprire la mente e il cuore lasciando solo buona traccia di sé e portando via i ricordi, con grande rispetto e leggerezza”. Si è parlato di Madagascar, dove il culto dei morti è di enorme importanza, di Siberia dove moltissime piccole popolazioni vivono da nomadi in tende caratteristiche e di molto altro ancora. Una mattina all’insegna della scoperta di mondi, luoghi e tradizioni con un messaggio finale da non dimenticare mai: il viaggio migliora noi stessi solo se migliora e non sporca le nostre mete.

CHI È NICOLETTA SALVATORI
Nicoletta Salvatori nasce a La Spezia, si laurea in filosofia della scienza e inizia una carriera accademica dedicandosi alla pubblicistica scientifica ed al giornalismo. Entra a far parte della redazione del mensile "Airone", prima come reporter, poi, in qualità di direttrice e lascia tale ruolo dopo circa 15 anni per andare a dirigere "Quark", una testata scientifica legata alla trasmissione “Superquark” di Piero Angela. In seguito diventa direttore responsabile del mensile "Tutto Turismo" e oggi si dedica alla libera professione firmando anche un manuale in tre volumi di geografia turistica per Zanichelli.

QUATTRO CHIACCHIERE CON NICOLETTA
Come è nata la sua passione soprattutto per i reportage?
"Da che mi ricordo ho sempre voluto fare la giornalista. Un giorno, alle Elementari, la maestra dette un titolo di tema insolito: “Sono un reporter in un Paese dove si combatte”. Io feci quel tema. Credo che fu allora che decisi la mia strada. O almeno mi piace crederlo. Non sono stata però mai un reporter di guerra, ma un semplice reporter di viaggio".
È riuscita a conciliare la vita lavorativa con quella privata?
"Sì benissimo. Con un marito - amico e compagno meraviglioso che ha saputo accettare una moglie vagabonda, credere in me, rispettare le mie scelte e fidarsi della serietà dei miei sentimenti. Ho concepito mio figlio quando la proposta di passare a dirigere Airone comunque mi avrebbe chiuso in un ufficio. Non è stata una decisione facile, ma la vita è cambiamento e sfida".
Si è mai sentita in difficoltà durante uno dei suoi viaggia? Come si è comportata?
"Molte volte. A ripensarci oggi con il peso dell’età e dell’esperienza devo dire di essere stata spesso scapestrata e che “mi è andata bene”. Non ho mai viaggiato cercando il pericolo, ma ho sempre basato i miei viaggi su una grande preparazione e documentazione. È girando angoli e scoprendo strade nuove e poco frequentate che ci si immerge nella realtà di un mondo e lo si può poi raccontare. Come si dice “Se vuoi andare veloce vai solo, ma se vuoi andare lontano vai insieme”.
Qual'è stato il viaggio che le ha regalato più emozioni?
"Ho amato molto l’Australia. Sarei volentieri andata a vivere in Costa Rica. Ho lasciato un po’ del mio cuore in Siberia. Avrei voluto restare tra gli indiani americani sulla Sierra della California o nei parchi del Four Corner. Ma forse l’emozione più grande è il viaggio della vita. Nel bene e nel male".
LA REDAZIONE GIOVANI REPORTER INVERUNO

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