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venerdì 22 novembre 2024 | ore 04:39

"Maroni sarebbe il cambiamento"

Politica - Fabrizio Cecchetti

L’arresto per scambio di voti con l’ndrangheta dell’Assessore regionale Zambetti è “talmente grave da non poter neanche essere commentato”: questa è la posizione di Fabrizio Cecchetti, esponente della Lega Nord e Presidente del Consiglio regionale, che sottolinea come il suo partito abbia reagito con forza alla vicenda, chiedendo al Presidente Formigoni di considerare conclusa l’esperienza di governo e di indire nuove elezioni. Elezioni che potrebbero esserci in primavera perché, come ha sottolineato Roberto Maroni, sarebbe possibile incorporarle con quelle nazionali, in modo da far risparmiare ai cittadini lombardi 50 milioni di euro. E sempre Maroni ha ventilato l’ipotesi di una sua possibile candidatura alla presidenza della Regione Lombardia, idea sostenuta anche da una parte del ceto dirigente del Pdl nazionale, ma non da Formigoni. Per Cecchetti, avere il segretario federale della Lega Nord come candidato e come futuro governatore di “tutti i cittadini” sarebbe un energico cambiamento di rotta, visto l’impegno di Maroni, come Ministro dell’Interno dell’ultimo governo Berlusconi, contro la criminalità organizzata. Non è comunque preclusa alcuna alleanza con il Pdl in vista delle prossime regionali, eventualità che, per il Presidente del Consiglio regionale, non sarebbe però indicativa di ipotetici accordi alle elezioni nazionali del 2013. Permane però divergenza di opinioni riguardo alla giunta tecnica che dovrebbe guidare la regione fino al voto, considerata con sfavore da Cecchetti: “la maggioranza votata dai cittadini nel 2010 era politica; sarebbe opportuno comunque, visto che è prerogativa del Presidente Formigoni formare una nuova giunta, farvi partecipare esponenti della Lega Nord, per rispettare la volontà degli elettori”. Convergenza tra le forze politiche invece si riscontra nel chiedere, per quanto riguarda la nuova legge elettorale, l’eliminazione del listino bloccato, per evitare l’elezione di persone che non hanno alcun contatto con il territorio. E non si deve negare l’importanza delle preferenze solo per un episodio negativo di scambio di voti: Cecchetti sottolinea più volte come “non bisogna generalizzare il caso Zambetti; a Rho c’è chi ha risposto negativamente alle proposte dell’ndrangheta. Ovvio che la criminalità organizzata si presenta in modo subdolo, bisogna prestare attenzione alle diverse tipologie di richieste: se sono collegabili alla normale e salutare dialettica tra eletto ed elettore va bene, ma quando iniziano a essere insistenti e illecite bisogna denunciare con forza. Per dare forti segnali, non bastano iniziative isolate, l’approvazione del Ddl anticorruzione in Parlamento è urgente.”

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