Milano / Malpensa
La speranza, nelle terre d'Africa
- 03/05/2012 - 18:08
- Robecchetto
Da Malvaglio al Sahara; dalle piste del deserto battute in sella ad una moto per puro divertimento alle missioni umanitarie: è questo il percorso compiuto da Luciano Ravasio, classe 1965, nel giro di circa un ventennio. Vero e proprio ‘malato d’Africa’, come lui stesso ci ha confidato, continua raccontando che davvero grande è la passione per il deserto, nata, ormai, diverso tempo fa, fin da quel primo viaggio. Come anticipavamo, le prime avventure di Ravasio nel continente africano sono avvenute in motocicletta; mentre, da qualche anno, utilizza una jeep. “In ogni caso nel deserto bisogna saperci andare in modo perfettamente attrezzato; è necessario essere autosufficienti per giorni con scorte di acqua, cibo e carburante; inoltre si deve possedere equilibrio mentale ed un’ottima capacità di adattamento” – ci spiega. Di ricordi ne ha tanti, come di quella volta che ha incrociato un tir in panne con l’autista che da giorni era lì, in attesa di un pezzo di ricambio; ma ce n’è anche uno molto amaro: riguarda la morte di un amico, nel 1995, in seguito ad una caduta dalla moto.Anno dopo anno, viaggio dopo viaggio, il malvagliese ha cominciato a guardare le cose in modo diverso: “Prima pensavo solo all’avventura in sé che stavo vivendo, poi ho iniziato a scoprire luoghi e civiltà che hanno saputo incantarmi”. Ma tutto ciò evidentemente per lui non era ancora abbastanza. Dallo scorso anno, infatti, insieme ai compagni di viaggio, ha deciso di intraprendere la strada delle missioni umanitarie: “Dal momento che ci piace andare nel deserto, abbiamo deciso di unire la nostra passione all’aiuto ed al sostegno a quelle popolazioni”. Nel 2011, grazie alla ‘dritta’ fornita da un amico che ha sposato una donna algerina, Luciano e i suoi amici hanno portato indumenti, giocattoli e medicinali in alcuni villaggi Tuareg dell’Algeria, venendo a contatto con la povertà vera; recentemente invece, con Antonello e Emanuela di Turbigo, Alessandro e Carlo di Besate ed altri di Pogliano Milanese, si è recato in Marocco per portare a termine una missione organizzata dall’Associazione per lo sviluppo sociale e comunicativo tra il Regno del Marocco e la Repubblica Italiana. Qui hanno consegnato vestiti e giochi presso due strutture: da una parte, un orfanotrofio, quindi in una casa di recupero per ragazzi e ragazze che vivevano per strada.
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