La Yamamay Busto Arsizio vince la seconda Cev Cup della sua storia. Dopo il successo dell'edizione 2009-2010, le farfalle ripetono l'impresa e questa volta alzano la coppa davanti ai propri tifosi, i 5000, indescrivibili, del Palayamamay. 3-1 + Golden set vincente il risultato del ritorno contro il Galatasaray, sostenuto da circa 400 tifosi turchi e sinceramente, quasi mai in grado di impensierire Havlickova e compagne, apparse oggi praticamente perfette. Emozioni difficili da raccontare quelle di questa magica serata: brividi dall'ingresso in campo della squadra al punto decisivo della partita, quel primo tempo di Christina Bauer che alle 22.45 chiude i conti e fa esplodere l'arena; brividi per una squadra che deve fare ancora a meno della sua capitana Helena Havelkova, in panchina a sostenere le compagne come se fosse in campo; brividi per una prestazione sportiva di intensità magnifica, sottolineata da un tifo capace di trasformare il Palayamamay in una autentica bolgia e di accogliere la squadra con una coreografia di 400 metri quadrati.
Dopo Coppa Italia e Coppa Cev, le ragazze di Parisi puntano al "triplete" con la conquista dello scudetto. Da domani si ricomincia con gara due a Piacenza contro rebecchi, già battuta in gara uno. Poi, in caso di successo sarà finalissima con la vincente di Foppa Pedretti Bergamo e Villa Cortese.

Sala stampa:

Carlo Parisi: "Vincere davanti a questo pubblico, il nostro pubblico, è ancora più bello. Brave davvero le ragazze a giocare con grande intensità, aggredendo sin dall'inizio le avversarie e cancellando velocemente la partita di andata. Una vittoria meritata, giunta al termine di un percorso lungo e per niente facile"

Francesca Marcon: "Abbiamo giocato con il cuore ed è proprio questa la caratteristica che ci ha permesso di vincere anche la Coppa Italia e di ottenere i tanti successi fin qui raccolti in questa stagione. E ora... Non c'è due senza tre..."

Eleonora Lo Bianco: "C'è grande amarezza in noi perchè non abbiamo mai avuto in mano la partita, Busto Arsizio ha vinto meritatamente"

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