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mercoledì 09 aprile 2025 | ore 07:32

Peste suina nel Parco

I guardiaparco son state rinvenute ben 15 carcasse di cinghiale nella zona boschiva della sponda sinistra del Ticino. I comuni di Oleggio, Bellinzago, Cameri, Galliate, Trecate, Romentino e Cerano, identificati come zone di restrizione di massimo livello.
Territorio - Peste suina nel Parco del Ticino piemontese

Il 15 marzo, un'importante operazione di recupero ha avuto luogo nel Parco del Ticino, sponda piemontese. Due guardiaparco, Danilo Vassura e Paola Trovò, in collaborazione con due colleghi del Parco Lombardo e cinque tecnici dei servizi veterinari delle ASL di Novara e Torino, hanno rinvenuto e recuperato ben 15 carcasse di cinghiale nella zona boschiva della sponda sinistra del Ticino. Sebbene quest'area ricada nella regione lombarda, una parte di essa rientra amministrativamente nel comune di Cerano, e dunque nel territorio del Parco del Ticino.
Questi ritrovamenti si aggiungono ai 29 casi già registrati nelle settimane precedenti, tutti risultati positivi alla peste suina africana (PSA) dopo le analisi veterinarie. Le nuove carcasse saranno anch'esse sottoposte a controllo per confermare o escludere la presenza della malattia.
Il recupero delle carcasse è reso complesso dalla densità del bosco e dalle difficoltà del terreno. Oltre alle sfide logistiche, è fondamentale garantire una rigorosa disinfezione di mezzi, strumenti e abbigliamento per evitare qualsiasi forma di contaminazione all'esterno dell'area di intervento. La prevenzione è un elemento cruciale per contenere la diffusione della PSA, una malattia che rappresenta una seria minaccia per la fauna locale e per l'economia agricola del territorio.
l Parco del Ticino invita tutti i frequentatori dell'area a collaborare attivamente nella segnalazione di eventuali carcasse o resti animali (ossa, pelli) rinvenuti sia all'interno che all'esterno del Parco. Le segnalazioni possono essere indirizzate direttamente al personale del Parco o a qualsiasi ufficio pubblico competente. La tempestività delle informazioni è fondamentale per permettere un intervento rapido ed efficace.
Inoltre, si raccomanda vivamente di disinfettare accuratamente le calzature con prodotti idonei al termine di ogni escursione o attività svolta nei boschi del Ticino. Questo semplice gesto contribuisce significativamente alla prevenzione della diffusione della malattia.
Si ricorda infine che nei comuni di Oleggio, Bellinzago, Cameri, Galliate, Trecate, Romentino e Cerano, identificati come zone di restrizione di massimo livello, qualsiasi attività nei boschi che coinvolga gruppi superiori alle 20 persone richiede un'apposita autorizzazione del Sindaco. Questa misura è adottata per garantire la massima sicurezza e prevenzione.
Il Parco del Ticino continua a monitorare la situazione con grande attenzione e si impegna a tutelare la salute ambientale e la sicurezza pubblica.

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