Un appuntamento per riflettere e capire. E, soprattutto, un’importante occasione di confronto. Si è parlato de ‘Le verità della radiazione nucleare’ (questo anche il titolo dell’iniziativa promossa dalla Consulta Giovani), venerdì scorso, a Robecchetto con Induno, di fronte ad un pubblico davvero numeroso (ben oltre 250 le persone presenti). L’evento è stato introdotto dall’assessore alla Cultura ed alle Politiche Giovanili, Patrizia Langè, che ha spiegato come l’input all’organizzazione di un evento dal carattere scientifico sia nato sull’onda delle emozioni scaturite da quanto è avvenuto e sta avvenendo in Giappone, aseguito del violento terremoto di poco tempo fa. Quindi, il presidente della Consulta, Fabio Risigo, ha presentato i suoi ospiti, ossia la dottoressa Michela Prest, ricercatrice presso l’Università dell’Insubria di Como, il dottor Antonio Bulgheroni, fisico, ed il dottor Erik Vallazza, della sezione di Trieste dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. E’ stato compito di quest’ultimo portare nella cittadina del nostro territorio la strumentazione tecnica. La prima a relazionare è stata Prest, che ha spiegato cos’è la radioattività ed ha fatto un excursus storico sulla sua scoperta e successivo impiego; inoltre, ha mostrato un rilevatore di raggi cosmici, un contatore geiger ed un tubo a raggi X. Poi la parola è passata nuovamente a Risigo, che pure è ricercatore presso l’Università di Como: il tema trattato è stato quello del funzionamento di una centrale nucleare. A seguire, ancora, una lunga spiegazione da parte di Bulgheroni, che ha trattato il tema delle emergenze che si possono verificare nelle centrali e, in particolare, si è soffermato sul disastro di Fukushima, parlando anche di come la società di gestione intende risolvere l’emergenza. Infine, prima di lasciare spazio alle domande del pubblico, Prest ha parlato dell’utilizzo delle radiazioni in campo medico e di come i radioisotopi possano essere utili per salvare una vita.

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