Milano / Malpensa
Mediazione tra pari, l'expertise del 'Bernocchi' a Milano
Si è appena concluso il percorso che ha portato alla collaborazione tra l’ISIS Bernocchi, con il progetto “Invece di giudicare”, e l’Istituto Calvino di Milano, con il progetto “Ricominciare da noi”, rivolto ad alunni della scuola secondaria di primo grado. Studenti formati alla mediazione come metodo di risoluzione dei conflitti, due ragazzi della 5^O - Industria meccanica e due ragazze della 2^Z - Produzioni tessili e sartoriali, hanno incontrato i colleghi più giovani nelle loro classi, offrendo un esempio dell’azione che un mediatore svolge tra due parti coinvolte in una disputa. Gli studenti sono stati accompagnati dal dottor Gianfranco Selvagio, formatore di Risorsa Cittadino, ente accreditato che diffonde nelle scuole superiori la cultura della mediazione attraverso il progetto “Invece di giudicare”. Grazie alla collaborazione con questa cooperativa, il Bernocchi può contare su un gruppo consolidato di studenti mediatori, arricchito ogni anno da nuovi ragazzi che portano a termine il percorso di formazione specifico, comprensivo di esame finale e attestato. Nel contesto delle attività legate alla mediazione è nato gemellaggio del Bernocchi con il Calvino di Milano, che ha attivato quest’anno il progetto educativo“Ricominciare da noi”, volto a promuovere un uso consapevole degli strumenti digitali e a contrastare i fenomeni di dipendenza, cyberbullismo e isolamento a questi connesso. I bernocchini sono intervenuti nel percorso in occasione di una serie di incontri – condotti alla presenza di Luana Catanzaro e Domenico Pontieri, specialisti in mediazione familiare – durante i quali i ragazzi delle classi terze hanno potuto discutere di conflitti nati tra loro con l’aiuto dei compagni più grandi. In una situazione simulata, “attori” scelti all’interno del gruppo classe si sono immedesimati nelle due parti di una disputa precedentemente selezionata, mentre i compagni hanno osservato i mediatori all’opera. Al termine di ogni simulazione, in una riflessione condivisa, i ragazzi hanno sottolineato più volte di aver sperimentato un clima di fiducia, all’interno del quale potersi aprire e confrontare, grazie all’ascolto e all’imparzialità mostrati dagli studenti più esperti. Soddisfatti anche studentesse e studenti del Bernocchi, per i quali affiancare formatori professionisti in un percorso educativo rivolto ai più giovani ha rappresentato una sfida avvincente. “La mediazione è un’attività appassionante”, commentano Patrick Schulz e Hamza Zehouani, i ragazzi di quinta, facendo un bilancio del loro percorso. “Essere mediatori permette di formare competenze di gestione delle relazioni importanti sia per il lavoro, sia per la vita personale”.
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