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giovedì 26 dicembre 2024 | ore 17:22

'Giornate PeriferiArtMi'

E dopo le Giornate FAI? Le “Giornate PeriferiArtMi” promosse da Consulta Periferie Milano in questo fine settimana.
Milano / Eventi - 'Giornate PeriferiArtMi'

E dopo le Giornate FAI? Le “Giornate PeriferiArtMi” promosse da Consulta Periferie Milano in questo fine settimana. Da Baggio a Crescenzago, da Gorla a Niguarda, tutti Comuni aggregati a Milano nel 1923, "Un articolato Calendario con venticinque “sopralluoghi accompagnati” – evidenzia Marco Balsamo, coordinatore delle “Giornate” – per far conoscere la Milano “periferica” degli antichi Borghi e nuovi Quartieri, attraverso il legame con i relativi beni artistici, architettonici, paesaggistici e museali. Anche per prendercene cura" (info: www.periferiartmi.it, partecipazione gratuita).

A Crescenzago l’ex sede del Municipio, a Niguarda la Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, che custodisce il patrimonio documentale cittadino, e Villa Clerici, la Versailles milanese.

Ma anche i musei. In Farini l’esclusivo Museo della Macchina da scrivere, per ammirare 600 pezzi provenienti da tutto il mondo, che ne fanno un museo più unico che raro, anche se «altri 1.600 pezzi sono stipati in uno scantinato – evidenzia Umberto Di Donato, anima e presidente del Museo – in attesa di trovare nuovi spazi» è l’appello rivolto alla città, affinché questo patrimonio non vada perso. In zona Indipendenza il rinnovato Museo dei beni culturali dei Cappuccini, un particolare sguardo su Milano tra arte, storia e fede.

Quindi, il Parco delle Cave con Cascina Linterno e Casa Petrarca ed il Parco di Trenno con il Milan War Cemetery a perenne monito.

Poi, la monumentale Certosa di Milano in Garegnano, fondata nel 1349, un gioiello architettonico completamente affrescato, ma sconosciuto ai più. «Anche se ogni giorno decine di migliaia di auto le passano accanto, entrando o uscendo dall’autostrada, ma – si rammarica Roberto Gariboldi, Associazione Amici della Certosa – corriamo e non guardiamo», nonché la Basilica dei Santi Nereo e Achilleo all’Acquabella con le pregevoli ed imponenti dodici nuove icone (ciascuna m. 5x4) dedicate ai cicli dell'Avvento Ambrosiano e della Quaresima. Ma, anche la millenaria Gesetta di lusert al Lorenteggio, la più piccola chiesa di Milano, che fa bella mostra di sé, salvata grazie all’impegno di residenti e commercianti.

Ma l’invito è anche a prendere conoscenza e cura del patrimonio lasciato in un colpevole stato degrado: l’antica Chiesetta di San Giorgio a Roserio, consegnata ad un distruttivo abbandono, malgrado tutt’intorno svettino nuove costruzioni del dopo Expo, e l’ex Istituto Marchiondi ai margini dell’abitato di Baggio, anch’esso in stato di degrado «mentre il MoMA-Museum of Modern Art di New York ne ha esposto il plastico – evidenzia Romano Ranaldi, presidente del Doposcuola dell’Associazione Giovani e Famiglia – per l’intrinseco valore architettonico, senza dimenticare l’innovativa valenza educativa». Ciò a conferma di un certo strabismo milanese, da correggere.

Con oltre 460 “sopralluoghi accompagnati”, resi possibili dalla fattiva disponibilità e passione di 47 associazioni ed enti attivi sul territorio, «le “Giornate PeriferiArtMi” offrono una conoscenza diffusa della città – evidenzia Walter Cherubini, portavoce di Consulta Periferie Milano – affinchè nessuno dei 166 antichi Borghi e nuovi Quartieri periferici e chi vi dimora rimanga dimenticato. Tra l’altro, proprio in concomitanza col Centenario dell’aggregazione a Milano degli Antichi Comuni Milanesi 14 dicembre 1923-2023, data peraltro sconosciuta anche perché non insegnata a scuola». Insomma, Milano conosce se stessa?

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