Milano / Malpensa
Busto Arsizio: inaugurata la nuova stanza multisensoriale
- 18/07/2023 - 14:26
- Busto Arsizio
- Sociale
Tecnologia, scienza e passione diventano uno strumento in più per prendersi cura delle persone disabili. Viene inaugurata ufficialmente la nuova stanza snoezelen del CDD - Centro Diurno Disabili - Manzoni di Busto Arsizio (via Palestro 1). Frutto di un progetto ambizioso, è una stanza multisensioriale, altamente tecnologica, capace di dare benefici ai 31 minori disabili che frequentano il Centro. «Lavorando con i minori affetti da disabilità grave e con disturbo dello spettro autistico, abbiamo deciso di trovare nuovi approcci terapeutici che meglio rispondessero ai loro bisogni», spiega Laura Puricelli, responsabile Area Autismo e Autonomia di Solidarietà e Servizi, la cooperativa sociale di Busto Arsizio che gestisce in concessione il CDD per il Comune bustocco. «Dando seguito all’attenzione verso le soluzioni tecnologiche e domotiche per migliorare l’autonomia delle persone disabili, che già sono applicate all’interno delle nostre case, l’interesse si è orientato verso lo snoezelen, una metodologia mirata alla ricerca di un contatto con il mondo interno della persona attraverso la stimolazione dei sensi, favorendo il contatto e la relazione interpersonale». A dare il via al progetto è stata una donazione privata. «La famiglia Albé, la cui figlia frequenta il CDD Manzoni, ha fatto proprio il nostro sogno. Nel corso degli anni, con loro si è creato un legame di stima e collaborazione, tanto che Stefania e Mario, mamma e nonno di Giorgia, a seguito della perdita della loro cara nonna Rosa, hanno deciso di aiutarci a far partire il nostro ambizioso progetto. Grazie poi all’impegno di Solidarietà e Servizi e a un bando di re-capitalizzazione di Fin-Lombarda, che aveva come obiettivo la crescita e lo sviluppo della cooperativa dopo il difficile periodo del Covid, siamo riusciti a dare vita e concretezza alla stanza». Snoezelen, neologismo formato dalla sintesi delle parole olandesi “snuffelen” (trovare, esplorare) e “doezelen” (sonnecchiare, pisolare), è un’attività che si svolge in una stanza con illuminazione, atmosfera e musica, in un ambiente organizzato, fornito di stimoli multisensoriali, controllabili e modulabili, che ha come finalità il benessere della persona. «Per offrire tutto questo, la stanza, di circa 40 mq, è stata attrezzata con delle importanti dotazioni tecnologiche», spiega Cristina Ridolfi, coordinatrice del CDD Manzoni. «Vi è un letto ad acqua termoriscaldato, dotato di casse che producono delle vibrazioni. Inoltre sono stati predisposti: una bubble-tube luminosa a led che creare vibrazioni acustiche e stimolazioni visive; fili led a cascata che compongono una sorta di “medusa” che fa da tenda; un proiettore mobile che permette di avere immagini sulla parete e sul soffitto e un impianto audio con tre postazioni di casse. Il tutto viene gestito da un telecomando centrale che regola colori, intensità, suoni e vibrazioni». All’interno della stanza vi sono anche una piscina con palle di plastica trasparenti così da riflettere i giochi di luce e un’amaca che riproduce il contenimento fetale, «una sensazione di protezione preziosa per affrontare alcune specifiche fragilità», prosegue Ridolfi. La stanza, che è un ambiente protetto, silenzioso, dove ogni stimolazione è controllata, offre «aumento della concentrazione e del rilassamento; incremento della comunicazione e interazioni sociali; riduzione dei comportamenti stereotipati con aumento di comportamenti adattivi e riduzione dei comportamenti autolesivi e aggressività». Dopo un mese di formazione, gli operatori hanno iniziato a proporre questa esperienza ai minori del CDD, che hanno da subito manifestato grande entusiasmo e maggior benessere, con la prospettiva di aprire la stanza anche ad altri servizi di Solidarietà e Servizi, quali il centro per minori con disturbo del neurosviluppo Viganò di Caronno Pertusella e il centro per minori autistici Pollicino di Gallarate.
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