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giovedì 31 ottobre 2024 | ore 08:57

'A Vigevano jazz' chiude con Italo Calvino

L’evento conclusivo della rassegna ospitata nel Cortile del Castello di Vigevano è il progetto del pianista e compositore Claudio Angeleri: il suo gruppo e l’attore Oreste Castagna condurranno gli spettatori, attraverso un viaggio fantastico, lungo le 'Città Invisibili' create da Calvino.
Musica - Claudio Angeleri

Organizzata dalla JC Productions con il contributo dell’amministrazione comunale, torna anche quest’anno la rassegna ‘A Vigevano Jazz’, giunta alla settima edizione: i tre concerti , in programma dal 6 all’11 luglio nel Cortile del Castello, fanno parte del cartellone di eventi ‘Vigevano Estate’ e vedono la partecipazione di nomi illustri della scena italiana, da Emilio Soana a Claudio Angeleri fino a Luciano Zadro (inizio live ore 21.15; ingresso libero con prenotazione su vigevanoestate.it).

Per l’evento conclusivo di “A Vigevano Jazz”, martedì 11 luglio andrà in scena ‘Musiche dalle città invisibili’, un progetto del pianista e compositore Claudio Angeleri ispirato al capolavoro di Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. L’ensemble di Claudio Angeleri e la voce recitante dell’attore Oreste Castagna condurranno gli spettatori, attraverso un viaggio fantastico, in luoghi immaginari al di fuori del tempo, che ricordano antiche città o metropoli modernissime. Alcune di queste città sono sospese su lunghi trampoli, altre sono al confine tra due deserti, di sabbia e di mare, altre ancora sono perfettamente identiche tra loro, seppure a migliaia di chilometri di distanza. Per tradurre in spettacolo questo caleidoscopio di immagini e sensazioni si è lavorato sia sulle specificità dei diversi linguaggi (musica e parola) sia sulle nuove possibilità offerte dai rapporti interdisciplinari. È la musica a narrare il racconto, assumendo la funzione descrittiva specifica del testo, mentre la parola, recitata o cantata (e spesso anche filtrata elettronicamente), viene utilizzata più per la potenziale qualità musicale che per la coerenza lessicale.

Lo spettacolo offre al pubblico una sequenza di quadri, diversi tra loro, ognuno con una propria storia e con i suoi protagonisti. I suoni tracciano una molteplicità di impronte uditive attraverso la parola letta e cantata e attraverso i diversi strumenti, come scie luminose che indicano percorsi individuali all’ascoltatore, il quale, a sua volta, le può vivere nella loro piena potenzialità, rendendole in ogni istante ‘individuali’ nell’interpretazione, in quanto, come ha scritto lo stesso Calvino, “non sempre i segni, così come li cogliamo, ci dicono ciò che noi crediamo ci vogliano dire”.

Pianista, compositore e didatta, Claudio Angeleri si è diplomato in pianoforte Jazz alla University of West London. Nome di primo piano della scena italiana, ha partecipato ai più importanti festival jazz nazionali e internazionali, ha inciso diversi album come leader, ha collaborato con musicisti del calibro di Charlie Mariano, Jerry Bergonzi, Bobby Watson, Franco Ambrosetti, Bob Mintzer, George Garzone, Tony Scott, Franco Cerri, Massimo Urbani e Gianni Basso e ha ideato spettacoli che incrociano il jazz e la letteratura, facendo dialogare il suo strumento con grandi musicisti quali Steve Lacy, Kenny Wheeler e Gianluigi Trovesi, solo per citarne alcuni. Dal 1987 è il presidente del CDpM, il Centro Didattico Produzione Musica di Bergamo, dove svolge un’intensa attività didattica.

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