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giovedì 31 ottobre 2024 | ore 08:57

Oipa, liberati un corso e un pitbull

Nei giorni scorsi le guardie zoofile hanno liberato da una condizione di prigionia due cani, costretti in spazi angusti e senza il giusto nutrimento: sono ora a Sedriano e Milano.
Cronaca - Cane corso e pitbull liberati

Sempre in azione le guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) nella lotta ai maltrattamenti degli animali. Due i sequestri degli ultimi giorni svolti dal Nucleo di Milano. Un pitbull e un cane corso sono stati portati in salvo e ora attendono una nuova vita.

Il pitbull è stato sequestrato dalle guardie Oipa in collaborazione con i carabinieri di Motta Visconti e la polizia locale. “Il povero cane era denutrito e viveva relegato. Era detenuto in un balcone in condizioni igienico-sanitarie pessime”, racconta Fabio D’Aquila, coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Milano e provincia. “Non abbiamo potuto sanzionare il proprietario poiché è già aperto a suo carico un procedimento penale a seguito della denuncia di un privato. Il cane ora si trova nel canile sanitario di Sedriano dove verrà sottoposto ad accertamenti sanitari, dopodiché probabilmente sarà trasferito al canile del Comune in cui è stato sequestrato. Per lui è possibile chiedere un affido temporaneo fino alla fine dell’iter giudiziale, dopodiché sarà adottabile in via definitiva”.

Il cane corso era legato a catena sul balcone 24 ore su 24, privo di acqua e costretto in quelle condizioni da circa sette mesi, come ha dichiarato la proprietaria che ha spiegato di non averlo mai portato in passeggiata dopo la separazione dal marito. Non solo: il cane non aveva neppure una regolare alimentazione, poiché al momento del sequestro era sottopeso di almeno 20 chili. “Lo abbiamo sequestrato subito dopo la segnalazione per violazione della legge della Regione Lombardia n. 33/2009 e condotto nel canile municipale di Milano”, spiega Fabio D’Aquila. “Siamo in attesa della confisca amministrativa e di trovare una nuova famiglia che lo possa accogliere per donargli una vera vita”.

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