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sabato 23 novembre 2024 | ore 05:11

Rapporto brand-cliente: a migliorarlo è il gioco

Dinamiche interattive e coinvolgimento, le caratteristiche del gaming che si rivelano vincenti anche per il marketing.
Tempo libero - Casinò online

Il crescente successo del gaming a livello mondiale ha dimostrato che le persone sono alla ricerca di maggiore interattività. Il campo dell’intrattenimento ha cambiato pelle, sono lontanissimi i tempi in cui affidavamo il nostro tempo libero ai canali televisivi e a una visione passiva. Adesso l’intrattenimento è attivo, interattivo e sempre più social.

Avevamo già parlato di come il gaming risponda perfettamente a queste richieste, un settore che ha saputo trarre forza dai peggiori momenti di crisi, allietando le nostre giornate quando eravamo costretti all’interno delle mura domestiche.
Da allora la situazione si è ulteriormente evoluta: sia a causa della spinta propulsiva della pandemia stessa, sia grazie al costante avanzamento delle tecnologie mobili, che hanno reso questo settore più facilmente accessibile a diverse fasce d’età.
Chi fino a poco tempo fa neppure pensava a un avvicinamento al settore videoludico o all’acquisto di console per il gaming, oggi ha la possibilità di partecipare a giochi in formato digitale a costo zero, o perlomeno senza costi aggiuntivi rispetto a quelli di smartphone e connessione internet già a disposizione di 5,44 miliardi di persone al mondo.

Dinamiche vincenti, quelle del gaming, che sono state subito recepite dal mondo del marketing, pronto a investire nelle più innovative tecniche per la conquista del cliente. Anche in questo campo c’è stato uno stravolgimento e molta strada è stata fatta dai vecchi advertising, che si sono evoluti in vere e proprie campagne interattive che coinvolgono l’utente e lo catapultano all’interno di una community, mettendolo al centro dell’attenzione.
L’ispirazione è chiaramente di stampo videoludico: grazie ai meccanismi propri del gioco è infatti più facile stabilire una solida relazione con il target di riferimento e generare un coinvolgimento molto potente con i clienti.

Le offerte proposte dalle piattaforme di gioco ADM (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ndr) si basano proprio su questo principio: i bonus aumentano le connessioni tra player e brand, fin dal momento della prima iscrizione. Lo fanno offrendo talvolta la possibilità di provare alcuni giochi e talune sezioni del sito ancor prima di dover effettuare un versamento, altre volte garantendo la restituzione di parte del denaro perduto mediante la formula cashback, in altri casi ancora aggiungendo liquidità al conto di gioco rispetto al primo versamento del nuovo utente.
Tutte queste opzioni traggono spunto dal settore del gioco e lo incorporano nella strategia di marketing stessa, aumentando il coinvolgimento delle persone e la possibilità di ottenere nuove conversioni. Il marchio comincia così a intrattenere il target ancora prima di averlo conquistato, innescando una connessione emotiva e un sodalizio ben più forte rispetto a quanto si potrebbe ottenere con l’advertising tradizionale.

La premessa principale è però di conoscere in modo approfondito il proprio pubblico di riferimento. Dunque, è necessario che a monte ci sia un importante lavoro di raccolta dati e analisi che, se ben svolto, sarà ampiamente ripagato. Come emerge da questo articolo, l’applicazione del gioco nel marketing non solo consente di attirare nuovi clienti, ma aiuta anche altri aspetti che per i marchi hanno grande importanza. Anzitutto, contribuisce in modo rilevante alla creazione di banche dati qualificate: il gioco fornisce un’enorme mole di dati che, se segmentati e analizzati correttamente, si rivelano un poderoso aiuto per lo sviluppo di campagne marketing di successo, che saranno così personalizzate e profilate sul pubblico di riferimento.

È inoltre importante per la progettazione di strategie drive to store e progetti omnichannel. Dopo il periodo pandemico, si è appresa l’importanza di integrare il canale online con quello fisico, in modo da ottimizzare l’esperienza del cliente e di alimentare entrambi i business senza che uno prevarichi sull’altro. Infine, oltre alla già citata fidelizzazione del cliente, l’integrazione del gioco nel marketing permette di raggiungere nuovi segmenti di pubblico. È sbagliato identificare ancora i gamer con i più giovani, poiché sono sempre di più gli adulti che sviluppano interesse per questi contenuti.

Una formula vincente, insomma, quella del gioco applicato al marketing, che si propone di conquistare utenti di tutte le età, migliorando l’esperienza di acquisto e le possibilità di crescita dei brand.

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