Milano / Malpensa
Il centenario della nascita di Giovanni Marcora
- 08/11/2022 - 10:01
- Eventi
- Fiera San Martino
- Inveruno
Marcora lo si ricorda per alcune tappe essenziali: la lotta nelle file della Resistenza, l’impegno politico a fianco della Democrazia Cristiana e in Parlamento, il ruolo di amministratore locale, ma anche quello di imprenditore nel campo delle costruzioni edilizie e del settore primario. Marcora è stato anche uno tra i ministri più “longevi” nella storia politica italiana: guidò il dicastero dell’agricoltura fra il 1974 e il 1980, per poi passare a quello dell’industria dal 1981 al 1982. Giovanni Marcora nacque a Inveruno, in provincia di Milano, il 28 dicembre 1922 da Giuseppe, macellaio e piccolo allevatore, e da Erminia Garavaglia, figlia di un piccolo albergatore. Rimasto orfano di madre in tenera età, frequentò le scuole comunali e l’oratorio. Nella sua formazione influirono le frequentazioni adolescenziali: da un lato l’ambiente di lavoro del padre e dall’altro l’oratorio e il circolo di Azione Cattolica di Cuggiono. Chiamato alle armi, prestò servizio come ufficiale nel reggimento di artiglieria di montagna a Bressanone. Dopo l’armistizio, a soli ventuno anni, decise di unirsi ai partigiani della Valle Olona, contribuendo ad organizzare le formazioni di ispirazione cattolica nel raggruppamento di Alfredo di Dio, di cui divenne comodante col nome di battaglia di Albertino, nome al quale rimase legato per tutta la vita. Nel 1953 divenne promotore della corrente democristiana della ‘Base’. Alle elezioni politiche del 19 e 20 maggio 1968 fu eletto al Senato nel collegio di Vimercate. Davanti ai nuovi fermenti che agitavano la società italiana, in particolare i giovani e il mondo del lavoro, Giovanni Marcora ebbe un atteggiamento di grande apertura. Il 23 novembre 1974 fu nominato ministro dell’Agricoltura e Foreste nel IV governo Moro e restò ininterrottamente alla guida di quel dicastero fino al 18 ottobre 1980. Marcora conosceva da vicino i problemi di competenza del suo ministero per tradizione famigliare e per essere egli stesso proprietario di un’azienda agricola in cui si allevavano cavalli e bovini. Durante la sua permanenza al vertice del ministero, si ebbe una forte ripresa dell’intervento pubblico a sostegno dell’agricoltura, accompagnato da una radicale opera di riforma e rinnovamento culminata nella legge n. 984 del 27 dicembre 1977, nota come legge ‘Quadrifoglio’. Il 28 giugno 1981 fu nominato ministro dell’industria, commercio e artigianato e dovette affrontare spinose questioni come la politica energetica e il dossier della ristrutturazione della siderurgia.
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