Milano / Malpensa
Muore schiacciato da un tronco
- 29/11/2008 - 17:59
- Inveruno
- Territorio
Un’altra terribile tragedia sul lavoro. Un’altra persona, che in un attimo, è volata in cielo, strappata per sempre all’amore ed all’affetto di familiari, parenti ed amici. Questa volta la vittima è un uomo di 38 anni, originario di Inveruno e residente a Cuggiono. Paolo Garavaglia, questo il suo nome, papà di due bimbi, un maschio ed una femmina, lunedì mattina, poco dopo le 10, stava lavorando alla manutenzione di un parco di una villa in Brianza quando è stato schiacciato da un tronco d’albero staccatosi all’improvviso dai morsetti di una gru in movimento. Da quanto si è appreso negli attimi appena successivi alla tragedia il 38enne (dipendente di una ditta florovivaistica del comasco che si occupa di manutenzione di giardini e parchi) si trovava a terra, impegnato nelle manovre di controllo e posizionamento dei tronchi su un camion quando è stato travolto dal legno. L’allarme è scattato immediatamente ed, in pochi minuti, sul posto sono arrivati i Carabinieri, gli agenti della Polizia locale, i Vigili del fuoco ed i mezzi del 118, tra cui anche l’elisoccorso. I soccorritori hanno cercato in ogni modo di salavare la vita all’uomo, ma alla fine si sono, purtroppo, dovuti arrendere, constatando il suo decesso e disponendo il trasferimento all’ospedale di Desio per essere sottoposto all’esame autoptico. In supporto ai mezzi di soccorso sono arrivati anche i tecnici dell’Asl, per verificare quanto accaduto. Una morte terribile ed atroce. Un destino tanto crudele ed orribile che ha lasciato tutti senza parole. Già nel pomeriggio di lunedì, infatti, ad Inveruno, dove la famiglia di Paolo è molto conosciuta (una delle sorelle, infatti, è titolare di un negozio di abbigliamento), ed anche in tutto il territorio, la notizia della tragedia si è diffusa, facendo cadere nello sconforto e nella disperazione molti cittadini. Sono in tanti a chiedersi come sia potuto accadere e come si possa morire a soli 38 anni con una vita intera davanti e con tanti progetti ancora da realizzare. Domande che si sono trasformate lentamente in rabbia e grande dolore, per una sorte tanto terribile che non può fare altro che fare riflettere. Attorno ci sono solo il silenzio e le lacrime, dei familiari di Paolo, degli amici e di quelle persone che lo hanno conosciuto e che ce lo hanno descritto come un uomo buono e generoso. L’ultimo fatto accaduto lunedì scorso in Brianza è, purtroppo, solo uno dei tanti episodi di infortuni sul lavoro che si è verificato dall’inizio dell’anno ad oggi, non solo nel nostro territorio, ma anche in tutta Italia. Troppe sono state le persone che, solo nel 2008, hanno perso la vita mentre si trovavano al lavoro, troppe le famiglie che hanno perso per sempre i loro cari. Per questo sono in molti a chiedere che si faccia qualcosa, che si intervenga per evitare che possano accadere altre tragedie simili e che altre famiglie debbano confrontarsi con lo stesso dolore e la stessa disperazione.
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