Fianco a fianco, assieme, proprio attorno alla rotonda sulla quale di lì a poco ci sarebbe stata la scopertura ufficiale. Le emozioni, poi, che inevitabilmente hanno fatto capolino nei cuori e nelle teste. E, in fondo, altrimenti non avrebbe potuto essere, perché quella per gli alpini non era una domenica mattina come tutte le altre. No, era il grande giorno. Già, l'inaugurazione del monumento che il gruppo di Castano ha voluto realizzare in via per Oleggio, da lasciare in dono alla comunità intera. "Un progetto partito all'incirca quattro anni fa - spiega il capogruppo Mario Noé - Quindi, la pandemia ci ha visto costretti ad un rallentamento, ma adesso finalmente siamo arrivati alla conclusione". Un opera che racchiude al suo interno più significati: da una parte, infatti, è dedicata al Beato Don Carlo Gnocchi, dall'altra, invece, ricorda anche tutte le persone che, purtroppo, oggi non ci sono più (le vite spezzate, come le hanno ribattezzate); e, poi, ci sono gli omaggi alle brigate alpine e alla città. "Grazie a coloro che hanno lavorato e collaborato durante questo periodo - conclude Noé - E' un momento per noi davvero importante e speciale".

IL MONUMENTO DEGLI ALPINI. DONO ALLA CITTA'

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