Milano / Malpensa
"Situazione internazionale impone scelte stratetighe"
"La situazione internazionale ci pone di fronte alla necessità di compiere scelte strategiche. Oggi siamo chiamati non solo ad atti che testimonino la nostra solidarietà al popolo ucraino, ma soprattutto a gestire il coordinamento dell'accoglienza per quello che attiene al tema sanitario, abitativo, delle necessità scolastiche e assistenziali, insieme a Prefetture e Comuni. Come Regione abbiamo costituito una struttura di coordinamento con Guido Bertolaso e le nostre direzioni più direttamente coinvolte".
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo all'incontro promosso dalla stessa Lombardia per fare il punto della situazione con europarlamentari, parlamentari, consiglieri regionali e amministratori locali sull'applicazione del PNRR e sulle tematiche che più in generale riguardano la collaborazione tra i vari livelli istituzionali. Erano presenti anche i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali e Autonomie) e Massimo Garavaglia (Turismo), oltre a Mauro Guerra, presidente ANCI Lombardia, e Luca Santambrogio, presidente dell'Upl.
Il presidente ha posto l'accento in particolare sul delicato tema dell'accoglienza e della gestione dei minori non accompagnati. "C'è bisogno che si definiscano bene le responsabilità - ha detto - che si riconoscano da subito le risorse necessarie in parte corrente ai Comuni che altrimenti non sono nella condizione di poter garantire servizi essenziali, educativi e culturali alle proprie comunità".
Il governatore ha poi sottolineato la necessità di scelte strategiche per rispondere allo scenario provocato dal conflitto tra Russia e Ucraina. "La sfida del nostro Paese e dell'intera Unione europea - ha evidenziato - è sicuramente favorire la ripresa dell'industria nei 27 Paesi, sostenerla nella transizione ecologica e digitale, rivolgendo particolare attenzione alle PMI che costituiscono la parte preponderante del tessuto produttivo lombardo ed europeo. Per questo abbiamo pensato di mettere al centro della programmazione europea 2021-2027 proprio il sostegno alle PMI, la trasformazione digitale sia in termini di investimento che di formazione e la transizione energetica".
Poi il riferimento all'aumento dei prezzi che la crisi russo- ucraina ha aggravato. "Oggi i prezzi dell'energia rischiano da una parte di bloccare intere filiere produttive - ha detto - e dall'altra di impattare molto negativamente sulla vita quotidiana delle persone. Abbiamo prospettive preoccupanti sul tema dell'approvvigionamento alimentare ed energetico. Quindi dobbiamo agire fin da subito con azioni che puntino all'autonomia industriale strategica, energetica ed alimentare della nostra Regione, del nostro Paese, dell'Europa". Sul fronte del PNRR il presidente Fontana ha poi posto la riflessione sulla necessità di una sua revisione.
"A causa dell'aumento dei prezzi - ha rimarcato - molti cantieri rischiano di chiudere, o di non partire, per i costi non più sopportabili. È nostro interesse fare in modo che si realizzino gli investimenti del PNRR e quelli previsti dal Piano Lombardia per circa 5 miliardi di euro". "Come Regione, intanto - ha spiegato - abbiamo recentemente aggiornato il prezzario dei lavori pubblici e abbiamo raggiunto un accordo col Politecnico di Milano per lavorare a una piattaforma che semplifichi e ottimizzi le procedure legate al prezzario".
"Abbiamo ingaggiato i 123 esperti previsti da una azione del PNRR - ha continuato - definendo insieme ad ANCI e UPL, la loro articolazione in task force che saranno a disposizione degli enti. Abbiamo finanziato un progetto con ANCI per mettere a disposizione dei comuni delle aree interne centri di competenza che li supportino nell'attuazione dei fondi della Programmazione 21-27. Abbiamo avviato un progetto con ANCI per costruire una modalità di reclutamento del personale unitaria a livello regionale per aiutare anche in questo modo i comuni di minori dimensioni".
In merito allo stanziamento delle risorse del PNRR per le aree svantaggiate del Paese, Fontana ha evidenziato che "l'indice di vulnerabilità sociale e materiale così concepito non rispecchia la nostra reale situazione. Non è pensabile escludere dall'assegnazione di risorse i Comuni del centro nord e in particolare della Lombardia sulla base di un algoritmo. La crisi che ha segnato il Paese dal 2008 in poi ha segnato anche le nostre zone e le disparità sociali ed economiche ci sono anche all'interno delle singole regioni. Per questo avanziamo la proposta che si calcoli l'assegnazione delle risorse contemperandole con l'assegnazione dei fondi comunitari 21-27 e quelli statali già stanziati ai fini del riequilibrio territoriale".
"Noi siamo disposti a sostenere il nostro Governo se dovesse chiedere una revisione del PNRR dovuta alla situazione eccezionale che stiamo vivendo - ha concluso Fontana- a sederci ad un tavolo per individuare le priorità, che per noi sono il sostegno a imprese e famiglie per mitigare l'aumento sconsiderato dei prezzi, l'autosufficienza energetica del Paese, la produzione strategica di componenti fondamentali anche per la transizione ecologica, della chimica di base, l'aumento della capacità di produzione agroalimentare, la transizione energetica e digitale".
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