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venerdì 22 novembre 2024 | ore 02:35

Parrocchia: "Serve il contributo di tutti"

"Una Parrocchia è di tutti e a tutti si rivolge. E allora, cari fedeli, siccome le spese da sostenere non sono poche, vi invitiamo a dare il vostro generoso contributo". Don Eugenio Baio, parroco di Casorezzo, rivolge ai parrocchiani un invito fedele, ma fermo.
Casorezzo - Parrocchia (Foto internet)

"Una Parrocchia è di tutti e a tutti si rivolge. E allora, cari fedeli, siccome le spese da sostenere non sono poche, vi invitiamo a dare il vostro generoso contributo". Don Eugenio Baio, parroco di Casorezzo, rivolge ai parrocchiani un invito fedele, ma fermo. E lo fa dalle colonne dell'ultimo numero del 'Bollettino', dopo avere illustrato le non poche spese che la Parrocchia ha dovuto sostenere nell'arco di questi mesi. "Guardando al prospetto delle entrate - scrive - si può avere l'impressione che non stiamo economicamente così male. Anzitutto un grazie a coloro che contribuiscono, in vario modo, a sostegno delle sue attività. Ritengo però opportuno segnalare questa volta anche alcune voci di uscita per far capire perché facciamo fatica a gestire l'ordinarietà". Insomma, le necessità sono molte e i soldi non crescono sugli alberi. E, "Durante l'estate, come è comprensibile - prosegue - le offerte sono sensibilmente diminuite, meno male che abbiamo recuperato circa novemila euro dall'attività dell'oratorio estivo". Ma altre voci di spesa, ricorda don Eugenio, hanno bussato alla porta, dal pagamento della fotocopiatrice alle luci a led installate in chiesa. In tutto per oltre ventimila euro. E inoltre, precisa, "A tutti è noto il debito di 600 mila euro per il quale siamo impegnati in un mutuo chirografario ventennale che scatterà tra un anno. E si aggiunge anche il pagamento del trattamento di fine rapporto a una dipendente della scuola assunta in un'altra realtà. Spese non differibili per cui, sottolinea il parroco casorezzese, "In agosto ho dovuto prestare soldi alla Parrocchia per non andare in rosso". Insomma, le necessità sono molte e quindi la campana suona per il buon cuore e la generosità dei parrocchiani: "E' sempre antipatico chiedere soldi - conclude don Eugenio - ma è giusto che sappiate come stanno le cose, confidiamo nella provvidenza e nel vostro buon cuore".

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