Milano / Malpensa
"Vittima di attacchi social"
Stefania è un’infermiera di Magenta. Crede fermamente nel proprio lavoro, nella scienza e nei vaccini. Ha una pagina social, ‘Stefania Infermiera’, dove cerca di condividere notizie autorevoli e posizioni ferme pro-vaccino anti-covid e pro-green pass. Ma non tutti la pensano come lei... “Tutto è cominciato a luglio - ci racconta Stefania, - quando sulla pagina Facebook ho pubblicato uno screenshot di commenti (rigorosamente privi di nomi degli utenti) in cui si spiegava come eludere l’obbligo di green pass. Io invitavo tutti a boicottare queste persone, perché non rispettando questa regola mettevano a rischio la salute di tutti. Da lì, l’inferno: insulti, parolacce e, in privato, addirittura minacce pesanti, perfino di morte”. Da quel momento, Stefania ha cominciato ad essere ripetutamente vittima di questi episodi quasi ciclicamente, tanto da farle pensare di essere entrata in una vera e propria lista nera di chat e conversazioni tra no vax e simili. “Amici comuni conoscono le persone che mi scrivono e alcuni sono insospettabili: madri di famiglia, persone comuni… guardate la violenza che le parole possono scatenare. Ho ricevuto solidarietà anche da chi non la pensa come me, ma comunque si confronta civilmente. Non mi aspetto che tutti siano d’accordo con me, ma che mi si adducano delle motivazioni concrete delle proprie scelte, non solo insulti. Hanno addirittura iniziato a fare recensioni false sul mio lavoro!”. E a tutti gli operatori sanitari, medici e infermieri che si schierano dalla parte dei contrari ai vaccini, cosa diresti? “Che non dovrebbero fare questo lavoro. Ho lavorato per un anno in una rianimazione covid e so cosa ho visto. Perché decido che degli altri vaccini mi fido e di quello contro il covid no? Il nostro lavoro è credere nella scienza, nei vaccini e nei farmaci, di cui anche alcuni sperimentali. Non lo capisco proprio: è un punto di domanda molto grosso”.
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