Hanno tra i 16 ed i 30 anni. C’è chi studia e chi lavora, chi ha una famiglia di cui occuparsi, un compagno, dei figli o un fidanzato. Ragazze normalissime ma, a differenza di molte altre coetanee, loro, da qualche tempo, stanno inseguendo un sogno: giocare a rugby e farlo qui, nel territorio dove vivono e che le ha viste crescere, cercando di regalare a tifosi ed appassionati emozioni uniche e indescrivibili. Un’avventura iniziata, quasi, per caso quella dell’ASD Rugby Parabiago femminile, ma che, oggi, è una straordinaria ed importante realtà. “Non si può negare che sia uno sport poco femminile e sicuramente impegnativo, fatto di molta determinazione e, nel nostro caso, voglia di imparare – ci hanno confidato – Ma, in fondo, scendere in campo, per gli allenamenti o le partite, per ciascuna di noi ha un significato profondo. Vuol dire stare insieme e fare sport, divertendosi”. Tutto è cominciato, alcuni mesi fa: è stata Francesca, già giocatrice di rugby in un’altra società, con il benestare del Parabiago, ad informarsi ed a spargere la voce di “allenamenti al femminile”, così da capire se il progetto avesse potuto o meno diventare qualcosa di concreto. Attraverso anche il passaparola portato avanti dagli atleti della maschile, fin da subito, quindi, si sono presentate delle ragazze interessate e, nel giro di pochi mesi, dalle cinque che si allenavano l’autunno scorso, si è passati alle 15 attuali, tesserate e regolarmente iscritte al primo campionato, Coppa Italia a 7. “Del gruppo, solo un paio, sono cosiddette ‘veterane’, in quanto già giocatrici in realtà differenti, per quanto riguarda le altre, invece, siamo alla prima esperienza assoluta – continuano – Ci si ritrova due sere alla settimana, il mercoledì ed il venerdì, dalle 20 alle 22, per la preparazione e, inoltre, da circa due settimane, abbiamo anche un allenatore fisso, Andrea. Prima il nostro tecnico era anche quello della seconda squadra maschile, Giampiero. Ad entrambi vogliamo dire grazie: perché hanno creduto e credono in noi e ci supportano in questo percorso”. E sul futuro? Progetti e ambizioni? “Cercare di migliorarci e provare a fare ciò che ci piace, mettendo in pratica quanto apprendiamo durante gli allenamenti. L’importante è scendere in campo con la giusta concentrazione e, contemporaneamente, la felicità di essere arrivate fino a qui. Giocare con la testa, ma, soprattutto, con il cuore. Siamo una squadra, un gruppo: si vince e si perde tutte. Questo insegna il rugby, non conta il singolo, bensì l’insieme. E’ vero è solo una che tiene la palla, però quando si arriva alla meta, ognuna ha avuto un ruolo determinante. Crescere e farlo, giorno dopo giorno, è un po’ il nostro motto, poi ovviamente se arrivano anche le vittorie ne siamo ben contente. Se, invece, perdiamo, beh... cerchiamo di rivedere gli errori commessi, chiarire eventuali dubbi e rimetterci al lavoro per non ripeterli più”. Dal sogno alla realtà, insomma. “Forza ragazze! E’ ora di scendere di nuovo sul terreno di gioco. Un’altra sfida vi aspetta, l’avventura continua...”

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