Milano / Malpensa
Clima: "il peggio deve venire"
- 09/08/2021 - 10:39
- Energia & Ambiente
L'Italia spaccata in due tutta estate, l'anticiclone della Azzorre ormai un ricordo per il nostro Paese, il caldo torrido al meridione e i violenti nubifragi al nord. Ma eventi drammatici stanno colpendo tutto il mondo: alluvioni in Germania, incendi in Grecia, ecc. Il tempo è scaduto. "Il peggio deve ancora venire e a pagarne il prezzo saranno i nostri figli e nipoti, più che noi stessi”., si legge nell’introduzione del report dell'ONU. La ricetta per riportare il termometro in equilibrio consiste nel dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e portarle a uno zero netto entro il 2050. Se non si inverte la rotta, evidenziano gli scienziati, nel 2030 potremmo arrivare a 1,5 gradi e nel 2.100 fino a 4.
Alla pubblicazione hanno lavorato 234 scienziati di 195 Paesi riuniti dal 26 luglio a porte chiuse e virtualmente per negoziare riga per riga, parola per parola, le previsioni degli esperti Onu sul clima che aggiornano le ultime stilate sette anni fa. Il tutto, mentre si susseguono disastri naturali in tutto il mondo, dalle inondazioni in Germania e Cina ai maxi incendi in Europa e Nord America.
“Credo sarà uno dei più importanti rapporti scientifici mai pubblicati”, ha dichiarato sui social la climatologa Corinne Le Quèrè, non presente tra gli autori del documento, che arriva a tre mesi dalla conferenza sul clima COP26 delle Nazioni Unite a Glasgow (Scozia), ritenuta cruciale per il futuro dell’umanità.
Una delle questioni centrali sarà la capacità del mondo di limitare il riscaldamento globale a +1,5 C rispetto all’era preindustriale, obiettivo ideale dell’Accordo di Parigi. Oltre quella soglia, le ripercussioni sulla vita delle persone potrebbero essere molto incisive: con 1,5°C di riscaldamento globale, infatti, ci si attende un incremento del numero di ondate di calore, stagioni calde più lunghe e stagioni fredde più brevi. Con un riscaldamento globale di 2°C, gli estremi di calore raggiungerebbero più spesso soglie di tolleranza critiche per l’agricoltura e la salute”. Secondo il co-presidente del Gruppo di Lavoro I dell’IPCC, Panmao Zhai “i cambiamenti climatici stanno già influenzando ogni regione della terra, in molteplici modi. I cambiamenti che stiamo vivendo aumenteranno con un ulteriore incremento del riscaldamento”, ha detto
Mai così tanta Co2. Nel 2019, le concentrazioni atmosferiche di Co2 erano le più alte degli ultimi 2 milioni di anni e quelle dei principali gas serra (metano e biossido di azoto) le più elevate degli ultimi 800.000 anni; negli ultimi 50 anni la temperatura della Terra è cresciuta a una velocità che non ha uguali negli ultimi 2.000 anni.
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