Milano / Malpensa
Un 'nuovo' Gilles conquista l'Italia
- 04/11/2010 - 19:19
- Sport locale
Con un nome così, diversamente non avrebbe potuto essere. Perché anche Gilles Pagani, come il suo omonimo, il grande campione Gilles Villeneuve (scomparso nel 1982), ama le auto e le corse. Ventun’anni, di origini argentine, ma ‘italiano d’adozione’, ci è venuto a trovare, l’altro giorno, in redazione per raccontarci la sua storia ed i suoi obiettivi. Ospite da qualche mese a Castano Primo, da conoscenti di vecchia data, con lui c’è anche papà Alejandro (ex pilota in varie categorie, è appena arrivato dal sud America per trascorrere qualche tempo con il figlio) ed un amico del nostro Paese. Ragazzo umile, semplice e, nel contempo, determinato ci parla dei suoi esordi e anche delle difficoltà che ha incontrato durante il suo percorso. “Non è un mondo facile – dice – Lo sapevo quando ho iniziato e me ne rendo conto adesso. Comunque voglio provarci. E’ un sogno e spero che si possa realizzare”. Aveva 17 anni quando si è messo, per la prima volta, tuta e casco ed è salito su un’auto e, da allora, non è più sceso. “Ho sempre avuto la passione per le corse – continua – fin da piccolo. Andavo con i go – kart, poi ho avuto la possibilità di mettermi in gioco, in Argentina. Quindi nel 2008, per cercare di arrivare al traguardo che mi ero prefissato, mi sono trasferito in Italia. Nel mio Paese è più difficile, qui da voi, invece, è sempre complicato, però ci sono più opportunità. Oggi corro in Formula Abarth, che è insieme alla Formula 3, per il ‘Bve Racing Team’ ma, ovviamente, il sogno di tutte le persone come me è, un giorno, di poter salire di categoria. La Formula Uno sarebbe il massimo, anche se so benissimo che servono tanti soldi. Fin da quando ho iniziato mi sono sempre diviso tra il lavoro, gli allenamenti e le gare”. Prima papà Alejandro e, adesso, tu? Una passione che si tramanda di generazione in generazione? “Penso di si – dice Gilles – anche se mio padre mi ha sempre lasciato libertà di scelta. Sono stato io che, da bambino, standogli accanto durante le varie gare, mi sono detto che avrei voluto seguire le sue orme”. Torniamo a noi: c’è un campione di oggi o di ieri a cui ti ispiri? “Ce ne sono diversi – afferma – ognuno ha le sue particolarità e qualità. Se proprio devo dirne alcuni... beh sicuramente Villeneuve (visto anche il nome), poi Senna, era fantastico, e più recenti, Alonso”. Passione, soddisfazioni, ma anche sacrifici, tanti. E chissà che un giorno anche il nostro Gilles non possa arrivare ai traguardi del mitico Villeneuve. Forza Gilles... facciamo il tifo per te!
(FOTO GUALDONI)
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