“Dolcetto o scherzetto?” O “Dolcetto e Santino?” In America è un must già da diversi anni. Qui in Italia si sta diffondendo solo ora grazie al Progetto Sentinelle del Mattino: è Holyween, la risposta cattolica alla festa di Halloween. La differenza con Halloween è sensibile come il giorno e la notte: se Halloween è la festa delle streghe, Holyween è quella dei santi. Quella di Holyween, però, non vuole essere una contrapposizione con la festa delle streghe e neppure vuole creare una competizione col clima di festa del suo omologo demoniaco. Holyween è una festa per divertirsi e per pregare. E’ un’alternativa per chiunque non senta il bisogno di anticipare il Carnevale mascherandosi da mostro. «Volevamo tappezzare le città di volti di bellezza - ci spiega don Andrea Brugnoli, iniziatore di questa proposta - di fronte ad un mondo abitato da mostri e in una notte dove tanti giovani flirtano con l’horror, noi vogliamo mostrare l’immagine più bella delle nostre terre: i volti dei suoi santi» Le città, infatti, sono stati i luoghi principali dove la festa di Holyween è stata più vissuta. La chiese aperte anche di notte hanno permesso momenti di preghiera romanticamente intensi a chi ha sentito il bisogno di visitarle. Le immagini esposte e i lumini accesi regalavano un tranquillo tepore piuttosto che il terrore di una notte tra scheletri e vampiri; insomma serenità piuttosto che paura. Le figure più esposte sono state naturalmente quelle di Padre Pio, Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa, San Giovanni Bosco, ma quella di Holyween non è stata solo una festa di santi “classici”. Tante, tantissime, infatti, sono state anche le immagini con Cassie Bernall, la ragazza uccisa durante la strage di Columbine che prima di morire rispose “Sì, io credo” al suo assassino che le chiedeva se credesse in Dio. Tante sono state anche le immagini raffiguranti Chiara Badano, la giovane di Sassello appartenente al Movimento dei Focolari morta nel 1990 a 18 anni per un tumore osseo, e la nostra amata Santa Gianna Beretta Molla.

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