Fino a qualche anno fa, la vacanza comprendeva immancabilmente il rito dell'invio di 'saluti e baci' dal luogo che si era scelto per la propria villeggiatura: allora, si compravano cartoline, avendo cura di sceglierne di adatte al destinatario; si scrivevano a mano, riciclando vecchie frasi trite e ritrite o scatenando la fantasia; ci si sforzava di raccontare il più possibile sulle vacanze che si stavano vivendo in quelle poche righe a disposizione; si chiedevano conferme sull'indirizzo a cui spedire il tutto -il che era impresa non indifferente, viste le tantissime cartoline mai arrivate per mancanza di numero civico o codice di avviamento postale errato; infine, si compravano i tanto agognati francobolli e si imbucava il piccolo pezzo di cartoncino colorato nella buca delle lettere. E come dimenticare, poi, la sorpresa di riceverne una, la gioia di verificare che il mittente pensava a noi anche al mare o in montagna, insomma, seppur lontano. A quanto sembra, però, oggi sono in pochissimi quelli che continuano a inviare cartoline. Tanti i motivi: la diffusione dell'MMS, più rapido e che permette di inviare una foto scattata dal vivo, spesso col mittente incluso nell'immagine; il fatto che spesso la missiva arrivava a destinazione giorni e giorni dopo dell'avvenuto rientro del grafomane... E allora dobbiamo proprio segnare la morte di paesaggi romantici, tramonti sul mare, motti spiritosi e a volte anche un po' osceni, di francobolli da collezione e di grandi attese per l'arrivo del postino? In parte, sembra proprio di sì; ma una speranza c'è: tanti sembrano essere coloro che le cartoline le comprano e le scrivono ancora, ma... le consegnano a mano al loro ritorno: meno romantico, forse, ma sicuramente di sicuro risultato!

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