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domenica 28 luglio 2024 | ore 06:39

"Opera Pia Castiglioni va commissariata"

L’Amministrazione comunale di Arconate ha appreso che l’Autorità Nazionale Anticorruzione, in data 17 novembre 2020, ha trasmesso al Prefetto di Milano la proposta di commissariamento di Opera Pia Castiglioni srl, società concessionaria della casa di riposo di Arconate realizzata in Piazza Falcone e Borsellino.
Arconate - Casa di riposo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - L’Amministrazione comunale di Arconate ha appreso che l’Autorità Nazionale Anticorruzione, in data 17 novembre 2020, ha trasmesso al Prefetto di Milano la proposta di commissariamento di Opera Pia Castiglioni srl, società concessionaria della casa di riposo di Arconate realizzata in Piazza Falcone e Borsellino. La proposta per l’adozione della misura della straordinaria e temporanea gestione è stata formulata ai sensi dell’articolo 32 del decreto legge 90/2014 nell’ambito delle misure per la prevenzione della corruzione negli appalti pubblici. Il provvedimento trae origine dall’istanza inviata ad Anac l’8 maggio 2020 dall’Amministrazione comunale, assistita dagli avvocati Federico Boezio, Stefano Nespor e Giovanni Cocco, dopo che Fondazione Mantovani Onlus aveva acquisito il 49% delle quote societarie di Opera Pia Castiglioni srl, assumendone di fatto il controllo e la governance. Apprendiamo, quindi, con soddisfazione che l’Anticorruzione ha sposato in pieno la tesi del Comune, riconoscendo quello che da sempre l’Amministrazione Calloni sostiene e che poi è emerso anche dalle motivazioni della sentenza penale di primo grado, con cui il Tribunale di Milano ha condannato Mario Mantovani per turbativa d’asta: l’affidamento della concessione per la realizzazione e gestione della RSA “è stato pilotato e alterato dagli accordi illeciti intercorsi tra Mario Mantovani e i referenti della società partecipante alla gara, i quali erano uomini di fiducia del Mantovani – titolare occulto della Opera Pia Castiglioni srl – ed agivano esclusivamente nell’interesse di quest’ultimo”. Di più: “Le condotte si sarebbero articolate in un predefinito e determinato disegno criminoso, che ha evidenti ripercussioni sulla genuinità e la regolarità della procedura di gara, ai danni del Comune”. Così come evidenziato dal Comune, Anac riconosce che “anche Fondazione Mantovani è riconducibile a Mario Mantovani”: circostanza, questa, che impedisce all’Amministrazione di intavolare trattative o firmare accordi con la Onlus che ha sede in via Giolitti ad Arconate. L’Amministrazione comunale – costituita parte civile contro l’ex sindaco e i suoi sodali – ribadisce la propria volontà di continuare a far valere le proprie ragioni nel processo d’appello, anche e soprattutto alla luce del fatto che il “disegno criminoso” sulla casa di riposo di Arconate è proseguito anche dopo la sentenza penale di primo grado, con l’ingresso di Fondazione Mantovani Onlus nella gestione della RSA. “Prendiamo atto con soddisfazione che Anac ha confermato la posizione del Comune” – dichiarano il sindaco Sergio Calloni e l’assessore alla Casa di riposo, Francesco Colombo – “Oggi diventa ancora più chiaro che questa non è una battaglia politica contro qualcuno, né tantomeno il Comune è mosso da sentimenti di odio, vendetta o rivalsa”. Piuttosto – concludono Calloni e Colombo – “oggi vincono la giustizia e la legge e facciamo un passo in avanti verso il ripristino della legalità. Ora attendiamo rispettosi e fiduciosi la decisione del Prefetto in merito alla nomina del commissario”.

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