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martedì 26 novembre 2024 | ore 10:51

COVID-19 e 'Fase 2' a Magenta

Dalla riapertura del mercato cittadino, all'isola ecologica e fino al cimitero. Quindi, l'aggiornamento su quelli che sono, ad oggi, i contagi in città.
Salute - Emergenza Coronavirus (Foto internet)

La città di Magenta è pronta per la fase 2. Da quest'oggi ha riaperto il settimanale mercato cittadino, limitatamente alle bancarelle di generi alimentari. L’accesso allo spazio del mercato è contingentato: 86 persone alla volta, pari a 2 per ciascun banco presente, con controllo della temperatura all’ingresso e uso obbligatorio di mascherina e guanti. Dal 4 maggio ha riaperto anche l’isola ecologica con obbligo di prenotazione, mentre martedì 5 maggio sarà di nuovo attivo anche il cimitero. Il numero di nuovi casi di positività al COVID-19 è relativamente sotto controllo: sono 141 i casi ad oggi registrati (erano 130 il 22 aprile, +11 in circa dieci giorni). Purtroppo, sono aumentati di dieci unità i decessi, che ora sono 14 in totale. 45 sono i pazienti dimessi dall’ospedale, mentre 11 sono gli attualmente ricoverati. In questa fase 2, bisognerà da una parte tenere gli occhi aperti nei confronti dei nuovi contagi, dall’altra pensare a far girare di nuovo l’economia cittadina, senza dimenticare chi in questa emergenza sanitaria deve affrontare difficoltà finanziarie. A loro si rivolge Progetto Magenta che, come promesso alla popolazione, ha rivisto la propria proposta di taglio differenziato ad alcune voci del Bilancio di previsione comunale. Il risultato sono 95.000 euro da poter destinare a famiglie, commercianti e imprese magnetite. “La nostra proposta è di buon senso – ha dichiarato Silvia Minardi, capogruppo in consiglio comunale per Progetto Magenta - e non pensiamo che sia in contrasto con l’esigenza di chi, all’interno della maggioranza, vuole prima sentire e raccogliere pareri e indicazioni convocando tavoli, riunioni, Stati Generali ecc. Oggi a Magenta sono finiti anche i soldi che erano stati destinati dal Governo ai Buoni Spesa. Ci sono famiglie in cassa integrazione che non hanno ancora ricevuto nulla. Ci sono i direttori dei micro-nidi che non sanno se riusciranno ad aprire a settembre. E l’elenco potrebbe continuare ancora”. La forza di opposizione chiede, quindi, che questa proposta sia discussa al più presto in consiglio comunale.

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