Milano / Malpensa
L'uomo smascherato
Ve lo ricordate l’Uomo mascherato, probabilmente no e in fondo anche io ne ho un vaghissimo ricordo di questo personaggio dei fumetti che risale alla fine degli anni ’30 ma che ha poi vissuto sulle pagine cartacee fino agli anni ’60. La maschera che ha caratterizzato fior di Supereroi e personaggi letterari, da Zorro a Batman, da Spider Man ai più recenti Incredibili e quanti più ne volete trovare. Ora torna di moda l’Uomo, e anche la Donna, mascherato, o meglio con la mascherina; una moda non voluta e purtroppo necessaria, ma che come abitudine Italiana è diventata l’ennesima farsa e fonte di discussioni. Maschere FFP3, FFP2, FFP1, mascherine chirurgiche mascherine antipolvere, mascherine fai da te con carta da forno, stoffa lettiere per cani, reggiseni e qualunque cosa la fantasia umana sia riuscita a produrre. Discussioni infinite sui social, da sempre depositar della sapienza, a suon di link e articoli pubblicati per spiegare le differenze e l’efficacia dei vari tipi. Scontri verbali su chi deve e non deve indossarla senza poi arrivare a una conclusione se non quella che ognuno personalmente, spesso egoisticamente, ritiene la più corretta. La vera realtà è che queste maledette mascherine mancano, non si trovano se non al mercato nero come ai tempi di guerra, la cosa preoccupante è che mancano soprattutto a chi ne ha davvero bisogno: operatori che sono costretti per il nostro bene a non mollare ed essere davvero “obbligati” al contatto con le persone. Lo confesso non ho la mascherina, non l’ho trovata nemmeno per mio padre anziano che per fortuna ha potuto contare sulla generosità di un vicino. O meglio ne ho trovate due nel box dimenticate da tempo che ho ceduto alla moglie e alla suocera, così sono rimasto smascherato. Ci fossero state forse sarebbe stato logica una distribuzione alla popolazione, ma corro troppo con la fantasia, la realtà attuale è purtroppo tragica. Così continuo a vedere in giro gente mascherata a passeggiare e chiacchierare allegramente convinta evidentemente che quel sottile materiale davanti alla bocca e al naso possa salvare la vita. Io sono smascherato, non ho paura di questo, mi attengo alle disposizioni, tengo distanze di sicurezza quando sono costretto ad uscire e evito qualunque contatto, questo mi basta per sentirmi protetto anche senza una preziosa FFP3. In un mondo dove la maschera delle persone questa volta si vede. c’è spazio anche per l’uomo smascherato purché responsabile e cosciente di quelle regole che fanno spesso molto di più di mille sussidi.
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