Un pomeriggio alla scoperta della Pinacoteca di Brera, il museo milanese di statura internazionale, nato a fianco dell'Accademia di Belle Arti, voluta da Maria Teresa d’Austria nel 1776, con finalità didattiche. Brera, quando Milano divenne capitale del Regno Italico, per volontà di Napoleone, si trasformò in un museo che intendeva esporre i dipinti più significativi provenienti da tutti i territori conquistati dalle armate francesi. A differenza di altri grandi musei italiani, come gli Uffizi ad esempio, non nasce dal collezionismo privato dei principi e dell'aristocrazia ma da quello politico e di stato. Infatti, a partire dai primi anni dell'Ottocento, anche in seguito alla soppressione di molti ordini religiosi, vi confluirono i dipinti requisiti da chiese e conventi lombardi, cui si aggiunsero le opere di identica provenienza sottratte ai vari dipartimenti del Regno Italico. Bene, 40 signore Arconatesi, grazie all’iniziativa “Donne al museo”, voluta dal Settore Cultura del Comune di Arconate, guidato dall’assessore Francesco Silvestri, hanno avuto l’opportunità di visitare questo luogo che conserva numerosissimi tesori d’arte. Partite nel primo pomeriggio dall’area di via Silvio Pellico, coordinate dalla responsabile della Biblioteca, Emma Clivio, le partecipanti hanno avuto modo di ammirare ed apprezzare molte delle opere esposte alla Pinacoteca milanese. Una visita gratuita, resa possibile grazie al Ministro dei Beni Culturali Sen. Sandro Bondi che, per la Giornata Internazionale della Donna, ha previsto, per il ‘gentil sesso’ ingressi gratuiti in tutti i musei d’Italia. Rientrate in serata, entusiaste per la visita che ha consentito di visionare quadri più che altro di età rinascimentale, le Arconatesi hanno già annunciato la volontà di prendere parte alle prossime iniziative in programma, ovvero la visita al Cenacolo vinciano in Santa Maria delle Grazie e alla Pinacoteca Ambrosiana, bellezze e culle d’arte del nostro capoluogo lombardo.

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