Milano / Malpensa
Festival del Silenzio
Anche quest’anno siete invitati a conoscere il lavoro di artisti di origini e culture differenti, tra cui anche nativi segnanti, che utilizzano cioè la lingua dei segni come loro lingua madre.
Ciascuna proposta che incontrerete, sia essa di danza, teatro, arte visiva, cinema, è pensata per ogni tipo di pubblico, di qualsiasi lingua o provenienza
Quest’anno in modo ancora più forte vogliamo infatti farci promotori di un accesso equo e reale e lanciare un segnale all’industria culturale: bisogna lavorare affinché ogni spettacolo e ogni forma d’arte siano accessibili a tutti. Al festival incontrerete dunque diverse proposte concepite, o se necessario modificate ad hoc, perché possano essere capite e apprezzate senza necessariamente dover conoscere l’una o l’altra lingua, verbale o segnata.
La collaborazione con IETM di cui il Festival ospita il Satellite Meeting 2019 “Barriere di lingua e comunicazione nell’arte e nella cultura” è un ulteriore segnale del nostro sforzo.
Vi invitiamo ad aprire la vostra mente e il vostro sguardo a un'esperienza nuova e ad accogliere le meravigliose diversità e unicità che ognuno di noi può donare agli altri.
E non dimenticate di divertirvi! Perché solo nella leggerezza possiamo cogliere quanto di bello ci circonda.
VERSO IL RICONOSCIMENTO DELLA LIS
Tra gli obiettivi primari del Festival del Silenzio c’è il sostegno al riconoscimento della LIS - Lingua dei Segni Italiana come lingua vera e propria.
Attualmente in Europa soltanto l’Italia non ha ancora riconosciuto la propria lingua dei segni attraverso una legge nazionale, nonostante la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata dal Governo italiano con legge 18/2009, tuteli espressamente la specifica identità linguistico-culturale delle persone sorde, indicando agli Stati di riconoscere tali lingue e promuoverne l’acquisizione e l’uso.
Il riconoscimento giuridico della LIS come minoranza linguistica garantirebbe il diritto ad ogni persona sorda/segnante di scegliere come comunicare e integrarsi: un effettivo e illimitato accesso all’informazione, alla comunicazione, alla cultura, all’educazione, ai servizi, alla vita sociale e lavorativa, un’equa rappresentazione politica e giuridica.
In poche parole: pieni diritti di cittadinanza, secondo quanto previsto dall’art.6 della Costituzione Italiana che recita “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”
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