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domenica 22 dicembre 2024 | ore 12:09

Gabriele, una parte di cuore a Castano

Gabriele Torno, il 35enne morto sabato della scorsa settimana in un incidente in montagna, aveva alcuni familiari a Castano. Papà Pietro, infatti, è originario della città del Castanese.
Castano Primo - Gabriele Torno

La sua vita tutta a Pernate, in provincia di Novara, ed in Piemonte, dove era nato e cresciuto e dove aveva gli affetti più cari (la moglie Alessandra, i genitori Pietro e Cinzia e gli amici), ma in fondo una parte del suo cuore era anche a Castano Primo, perché della cittadina del nostro territorio è originario il padre e qui ci sono alcuni familiari stretti. Così, in questi giorni, proprio in città le parole hanno lasciato il posto al dolore, alla disperazione ed ai ricordi di quel giovane che oggi, purtroppo, non c'è più. Gabriele Torno aveva 35 anni e se ne è andato per sempre nella mattina di sabato dello scorso fine settimana. Un incidente in montagna, una terribile fatalità: era in Vallunga, con lui c'era un compagno di scalata, quando durante il percorso una lastra di ghiaccio si è staccata, trascinandolo giù e non lasciandogli alcuna possibilità di scampo. A nulla è servito, infatti, il tempestivo intervento dei mezzi di soccorso. Niente hanno potuto fare i soccorritori, ci hanno provato in ogni modo, ma alla fine si sono dovuti arrendere, constatandone il decesso. "Gabriele era un appassionato di montagna - ricorda papà Pierfrancesco, per tutti Pietro - Era entrato al CAI di Novara che aveva 10 anni, diventando poi istruttore. Abbiamo sempre vissuto a Pernate, qui mio figlio era nato e cresciuto e qui abitava ancora oggi con la moglie Alessandra. Un dolore immenso, tanti i ricordi che ho di lui, non saprei dirne uno piuttosto che un altro; sono davvero innumerevoli". Addetto al controllo qualità in una ditta di Trecate, come detto, il 35enne aveva diversi familiari anche nel Castanese, e precisamente a Castano. "Ci sono la nonna, lo zio e alcuni parenti - continua il padre - Io sono originario proprio di lì. Non riesco a credere che non ci sia più, che sia volato via per sempre. Sapete quante volte è andato a scalare (quasi ogni weekend) e così aveva fatto anche la settimana scorsa. Era partito il venerdì, con un amico, e poi sabato la tragedia. Montagna e motori, in particolar modo le moto, erano le sue più grandi passioni: proprio in questo periodo stava sistemando una motocicletta. Ci mancherà tantissimo".

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