Milano / Malpensa
La siccità nel sud dell'Etiopia
- 29/05/2018 - 09:42
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Da molto tempo ormai, le scarse precipitazioni sconvolgono il sud dell’Etiopia, che si trova costretto alle più forzate manovre d’emergenza. La popolazione è a confronto con la peggiore siccità dell’ultimo decennio. Non mancano gli aiuti da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, la quale ha inviato lo scorso luglio poco più di 42 milioni di euro per il Programma Alimentare Mondiale nel paese. Diverse tribù della valle dell’Omo si trovano a dover rinunciare alle coltivazioni e al bestiame, che sono le uniche risorse che posseggono. L’intero Corno d’Africa è ancora una volta la culla di grandi lotte per la sopravvivenza, dalle quali scaturiscono immagini di disperazione. Bambini denutriti e madri disperate appaiono attraverso i media. Si tratta di una situazione che peggiora giorno per giorno. Il popolo etiope è in preda alla preoccupazione, ma non perde mai la calma. I bambini corrono sui terreni colmi di crepe, sotto il sole, avanzando con la forza di una locomotiva verso un’oasi di speranza. Il sorriso dell’Africa è diverso, è perenne, naviga su fragili vascelli per affrontare la burrasca del mondo. L’Etiopia ne è l’esempio più evidente. A Omorate stanno costruendo un ponte che collegherà le due sponde dell’Omo. L’asfalto è già arrivato a Turmi, due ore di macchina da qui. Tra un po’ anche l’ultimo villaggio della valle dell’Omo avrà la sua strada moderna e i suoi collegamenti col resto del Paese. Tra qualche tempo le donne non canteranno più mentre andranno a fare scorta d’acqua al fiume, non ci saranno più neppure le danze dei bambini. Scompariranno anche le piroghe scavate nei tronchi degli alberi, che per millenni hanno solcato le acque marroni del fiume. Sono ormai tre anni che non arrivano le grandi piogge, di questo passo l’Omo - anche a causa delle dighe che stanno costruendo - si ridurrà ad un rigagnolo. Nel terreno ci sono già le crepe, tra non molto la terra si spaccherà definitivamente. Finirà un’epoca, le tribù della valle dell’Omo scompariranno. Per sempre.
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