Milano / Malpensa
Il campione che alleva mucche
Dagli alpeggi valtellinesi ai trionfi nello scialpinismo: Michele Boscacci, atleta 28enne del Centro Sportivo Esercito con la passione per le mucche, quest’anno ha centrato una lunga serie di successi che lo hanno portato a vincere prima la Coppa del Mondo di specialità e poi il circuito de La Grande Course, che comprende tutte le gare più prestigiose. Tra competizioni, allenamenti e servizio militare, Michele trova il tempo per gestire una stalla nella natia Albosaggia (Sondrio). Allevatore socio di Coldiretti in Lombardia, il neo campione iridato di scialpinismo è anche un custode della biodiversità, visto che tra le sue mucche ce ne sono alcune di Bruna Alpina, razza a rischio di estinzione. I suoi animali sono una decina, tutti da carne: “Ce ne occupiamo io e mio zio Osvaldo, insieme a nonno Umberto – racconta Michele Boscacci –. Quella per le mucche è una passione che coltivo fin da piccolo, ma nessuno in famiglia faceva l’allevatore. Sei anni fa ho sistemato una vecchia stalla qui in paese e quando riesco a tornare a casa ci passo il mio tempo libero. L’impegno è grande, senza lo zio non ce la farei: gli animali sono pochi, ma vanno seguiti ogni giorno. In estate, poi, li portiamo sempre in alpeggio”. La produzione è a uso familiare, “Ma capita spesso di andare in trasferta mettendo in borsa delle bresaole fatte con la mia carne – spiega ancora Michele - Ho vacche di razza Bruna, Piemontese e meticce. Produciamo soprattutto la classica bresaola valtellinese”. Che deve far bene, vista la forma raggiunta quest’anno da Michele: campione del mondo di scialpinismo già nel 2016, il giovane valtellinese ha centrato il titolo 2018 con le gare finali a Madonna di Campiglio, seguite qualche giorno dopo dal trionfo nel circuito delle 'grandi classiche' grazie alla vittoria di Verbier, in Svizzera.
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