Milano / Malpensa
L'Italdonne si allena da noi
- 15/03/2018 - 17:27
- Sport
"Su forza, attacco e difesa”. “Dai, occhi bene aperti sull’avversario”. “Vai, spingiamo un po’ di più”. “Brave, così...”. La palla ovale rotola da una parte all’altra del campo; sugli spalti, invece, la curiosità mista alle emozioni degli appassionati e dei tifosi. Già, la palla ovale, perchè l’altro giorno allo stadio ‘Atleti Azzurri d’Italia’ di Gallarate è arrivata nientemeno che la Nazionale Italiana femminile di rugby, ospite del ‘Asd Malpensa Rugby’. Le 17 circa, allora, quando le ragazze entrano sul terreno di gioco; c’è da preparare l’importante sfida della domenica successiva, in terra straniera, al Principality Stadium di Cardiff (il ‘Women’s Six Nations 2018’, che per la cronaca ha visto la comapagine guidata da Andrea Di Giandomenico imporsi contro il Galles per 22 a 15). Un po’ di stretching, tanto per cominciare, il classico riscaldamento per prendere sempre più confidenza con il proprio corpo, la corsa su e giù lungo uno dei lati del campo e poi via agli schemi ed alle tattiche vere e proprie. La concentrazione è massima, perchè la gara che da lì a pochi giorni attende l’Italdonne è uno di quegli appuntamenti dal ‘sapore’ unico ed eccezionale. La palla ovale, quindi, passa di mano in mano, ci si sofferma sul possesso, sulla difesa, sui placcaggi e sulle ripartenze. Difesa e attacco, insomma, ogni singolo dettagliato viene studiato nei minimi particolari; gli incitamenti all’indirizzo delle atlete sono continui: “Forza, andiamo. Più a destra, più a sinistra, non perdiamo la concentrazione. Guardiamo in faccia il nostro avversario, cerchiamo di capire prima che cosa possa fare”. Qualche minuto di pausa, per riprendersi, un po’ d’acqua e si riparte con maggiore grinta e determinazione. Mentre fuori dal terreno di gioco la gente osserva i vari passaggi della preparazione. Dai piccoli ai grandi, come detto, la curiosità si mischia con la complicità. C’è chi commenta un’azione e chi cerca di carprire gli sguardi delle ragazze e dello staff tecnico. O ancora chi sembra restare in ‘religioso’ silenzio, perchè non vuole perdersi nemmeno un istante del pomeriggio; e, infine, ci sono i giovanissimi che si confrontano tra di loro e parlano del più e del meno, aspettando che tutto sia concluso per cercare di ‘strappare’ un selfie, un autografo o semplicemente un saluto alle giocatrici. In fondo, non capita tutti i giorni di trovarsi a tu per tu con la Nazionale Italiana femminile di rugby e, pertanto, non si può di certo farsi scappare una simile occasione e opportunità. Sudore in campo, alla fine, gioia all’esterno, pronti a salutare il gruppo, facendogli un grosso ‘in bocca al lupo’ per la sfida con la quale dopo poche ore l’Italdonne si troverà a dovrsi confrontare. (Foto Eliuz Photography)
IL VIDEO DELL'ALLENAMENTO
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