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domenica 28 luglio 2024 | ore 02:35

"Siamo disponibili ad ospitarli"

Dopo il terremoto di Haiti volontari e associazioni si attivano per gli aiuti
Attualità - Haiti, soccorso ai bambini

L'orrore delle immagini, delle lacrime e delle devastazioni che ci giungono da Haiti continuano a riecheggiare nelle nostre menti. Una compassione per un popolo già poverissimo, ma prima troppo a lungo dimenticato, e un’angoscia pensando a cosa avremmo fatto se avesse colpito anche noi. Ma noi italiani, come spesso la storia insegna, se nel prevenire e programmare lasciamo un po’ a desiderare, per aiutare e sostenere il prossimo possediamo un grande spirito di sacrificio. Lo stanziamento di 5 milioni di euro, l’invio di mezzi e uomini, la cancellazione del debito (oltre 40 milioni di euro) da parte del Governo sono la dichiarazione pubblica di una volontà di aiutare che parte più in basso: dalle nostre case. Ma c’è un’altra forma di solidarietà che potrebbe aprirsi a breve e che, siamo certi, avrà la stessa generosità. L’associazione ‘Aiutiamoli a Vivere valle del Ticino’, guidata da Enrico Temporiti e operativa dal 1994 per accogliere con affidi temporanei i bambini bielorussi colpiti dal disastro nucleare di Chernobyl, potrebbe infatti far da coordinamento per accogliere temporaneamente tanti piccoli orfani del terremoto: “La nostra associazione centrale ce lo ha comunicato proprio l’altro giorno - ci dice Enrico Temporiti - si stanno attivando le procedure per far partire il prima possibile un’operazione di affido temporaneo per tanti bambini di Haiti rimasti senza più nessuno al mondo. Il motto dell’iniziativa sarà: ‘Vi diamo a disposizione il nostro più grande patrimonio: le famiglie italiane’. Non appena avremo notizie più precise a riguardo contatteremo tutte le famiglie che abitualmente, ogni settembre, ospitano i bambini bielorussi, per sapere se sono disponibili. I primi anni ospitavamo circa 16/17 bambini, ora siamo arrivati sulla quarantina ogni autunno. Credo che il dolore che vediamo in televisione possa spingere anche altre famiglie ad aprire la propria casa a questi bimbi”. Non appena avremo ulteriori informazioni non mancheremo di darne segnalazione perchè, siamo certi, la vostra risposta sarà più che positiva.

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