Milano / Malpensa
Ricorso: quanto mi costi...
- 03/01/2010 - 13:29
- Attualità
Per una normativa legata alla nuova legge Finanziaria, entrata in vigore nei primi giorni di questo 2010, ricorrere al giudice di pace per contestare una multa ritenuta ingiusta comporterà il pagamento di una tassa. Per esempio, per una contravvenzione per violazione del codice della strada, la cui multa prevista va dai 30 ai 140 euro circa, si dovrà pagare una tassa di ricorso di 30 euro a cui vanno aggiunti altri 8 euro per l'iscrizione a ruolo. I giudici di pace si sono espressi in maniera decisamente negativa nei confronti del provvedimento, che, secondo loro, disincentiverebbe il cittadino nella richiesta che giustizia sia fatta. Sempre secondo l'Unione Nazionale dei Giudici di Pace, di cui si è fatto portavoce Gabriele Longo, presidente dell'Unione, la tassa dovrebbe essere commisurata alla causa che si vuole intraprendere e alla multa in gioco: "Se la somma si avvicina o equivale all'importo della multa che si intende contestare, l'obiettivo e' dissuadere il cittadino dalla pretesa di giustizia" dichiara. Inoltre, la tassa potrà avere effetti deleteri anche sulla finanza locale: la somma pagata, infatti, sarà incassata dallo Stato, ma, sottolinea Longo, "Visto che il 70% dei ricorsi vengono vinti dal ricorrente, le spese di giudizio saranno a carico di chi ha emesso il verbale, e quindi, nel caso delle multe fatte dai vigili urbani, saranno i Comuni a pagare". Insomma, oltre al danno la beffa. Non resta che seguire l'adagio popolare e limitarsi a pagare la multa e tacere.
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