Milano / Malpensa
'Behemoth', film per gli ultimi
Presso Spazio Oberdan Milano dall’1 al 7 settembre 2016 Fondazione Cineteca Italiana presenta BEHEMOTH del regista cinese Liang Zhao, un’opera straordinaria osannata dalla critica al Festival del Cinema di Venezia del 2015.
La vita di tutti i giorni di una comunità mongola si trasforma in un viaggio dantesco. Un documentario che offre uno spaccato della società contemporanea e dello sviluppo economico cinese e, al tempo stesso, una tragedia dell’assurdo e un monito all’imprudenza umana.
Behemoth è “un poema civile di incalcolabile potenza visiva, mescolando documentario e installazione artistica senza mai manipolare la realtà” (Paola Casella, MyMovies.it).
Behemoth
Le miniere di carbone della regione centrale della Mongolia stanno aprendo uno squarcio profondo all’interno di un paesaggio erboso di abbagliante bellezza. Il rimbombo costante delle esplosioni, le nuvole di polvere, il rumore assordante dei macchinari che si accaniscono senza tregua sul terreno sono il portato dell'industria estrattiva che deve alimentare incessantemente l’espansione edilizia cinese. In questo scenario apocalittico si svolge la vita dei minatori, condannati a lavorare in condizioni disumane e spesso a contrarre gravi malattie respiratorie. Dietro a una devastazione di tale portata, l'occhio di Liang Zhao vede stagliarsi la figura mitologica di Behemoth, l'insaziabile creatura biblica, e ricorre ai versi dell'inferno dantesco e al simbolismo di un uomo perduto all'interno del paesaggio.7
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