Milano / Malpensa
Cinquant'anni senza il campione
Campioni olimpici, campioni del mondo e italiani, compagni di squadra o avversari… ci saranno tutti (o quasi). Franco Balmamion, Italo Zilioli, Ugo Colombo, Damiano Capodivento, Piero Coppi, Alberto Della Torre, Sante Gaiardoni, Marcello ed Emanuele Bergamo (e sono solo alcuni), gli uni affianco agli altri, una settantina totali, la storia del ciclismo di ieri e di oggi, atleti ed ex professionisti che hanno scritto (chi più e chi meno) pagine e pagine di questo sport. Ma stavolta niente fughe, volate, scatti, partenze oppure arrivi. No! Stavolta la corsa sarà quella dei ricordi, delle immagini e delle emozioni. Si tornerà in sella, insomma, però lo si farà simbolicamente per rendere onore e omaggio a Raffaele Marcoli, cinquant’anni dopo quel terribile incidente stradale (era il 26 agosto del 1966) che se l’è portato via per sempre assieme alla fidanzata, là lungo la strada statale 33 del Sempione a Feriolo. Raffaele da Turbigo aveva solo 26 anni, qualità atletiche e tecniche eccezionali, il carattere e la grinta del vincente e una carriera davanti a sé ancora tutta da vivere. Se c’era uno su cui valeva davvero la pena puntare (sicuri che ce l’avrebbe fatta) beh… quello era proprio lui: velocista di grande spessore; la Legnano, la Maino e la Sanson, poi, le squadre dove ha corso e sette le vittorie da professionista (quattro tappe al Giro d’Italia, una nel 1964, due nel 1965 e una nel 1966; una tappa alla Tirreno – Adriatico nel ’66 e la Coppa Bernocchi nello stesso anno). L’appuntamento, allora, è per il 23 luglio prossimo in Villa Gray, appunto a Turbigo. “Cinquant’anni fa se ne andava uno dei corridori più promettenti del palcoscenico italiano e internazionale – spiega la medaglia d’oro alle olimpiadi di Roma ’60, Antonio (Toni) Bailetti, turbighese anche lui come Raffaele e tra i promotori, assieme al Velo Club Raffaele Marcoli e in collaborazione con la Pro Loco e il Centro Ricreativo De Cristoforis – Gray, di questa iniziativa – Oggi lo vogliamo perciò ricordare riunendo coloro che avevano corso con lui o che l’avevano conosciuto. Sarà un momento unico e particolare, di commozione e festa”. Per l’occasione, come detto, ecco alternarsi sul palco ex campioni olimpici, del mondo e italiani, i familiari ed i parenti, gli ex compagni di squadra, le autorità e i tanti, tantissimi amici… tutti insieme perché il ricordo sia più che mai vivo.
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