Milano / Malpensa
L'incrocio è ora più sicuro?
- 15/03/2016 - 17:28
- Turbigo
Un solo incidente nel 2015 (con un ciclista e un’auto coinvolti); due se si tiene conto anche di quello avvenuto però più a monte rispetto all’incrocio in questione (tra un camion e un ciclomotore). Certo, è bene precisarlo, come dice quel vecchio detto «la prevenzione non è mai abbastanza» (gli accorgimenti, alla fine, possono essere tanti e differenti; più ce ne sono meglio è), ma, almeno dai primi riscontri, qualche risultato, appunto là all’intersezione tra la via Milano (la Statale 341) e la via Lonate, con le iniziative fino ad ora messe in campo si sta ottenendo. “Analizzando i sinistri rilevati nell’anno appena concluso – spiega il comandante della Polizia locale, Fabrizio Rudoni – ne risulta uno solo (ce ne è stato un altro, però più spostato rispetto al tratto di strada specifico)”. Allora, le bande rumorose a terra, l’impianto semaforico a chiamata per l’attraversamento pedonale (munito di apposito radar che rilevando la velocità dei veicoli in arrivo sopra un certo limite fa scattare il rosso), la segnaletica verticale e orizzontale luminosa, l’implemento dell’illuminazione, i nuovi guard rail e il posizionamento di un’apparecchiatura autovelox, oltre alla parziale modifica della viabilità, nello specifico proprio le azioni pensate in ottica di una maggiore sicurezza e prevenzione, sembrano davvero funzionare? “Ovvio, si può sempre migliorare – continua Rudoni – Comunque gli attuali sistemi stanno dando buoni traguardi. La questione principale, prima, non riguardava (voglio sottolinearlo) in modo particolare il numero di incidenti rilevati (che si aggiravano attorno ai 6 o 7 all’anno), quanto piuttosto dal punto di vista della gravità. Era, pertanto, necessario e fondamentale cercare di ridurre il più possibile la velocità dei mezzi in transito e le manovre di svolta pericolose e in questo momento almeno in parte la prima si è ridotta e con i cambiamenti alla viabilità stiamo provando a contrastare pure la seconda problematica. La situazione, intanto, viene costantemente monitorata, pronti a muoverci eventualmente con ulteriori accorgimenti”.
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