“Ci ritroviamo, come ogni anno, a celebrare il 4 novembre: la fine della prima guerra mondiale, la festa delle Forze Armate, la festa dell’unità nazionale. Siamo qui per ricordare, conoscere, riconoscere la storia del nostro paese”. Queste le parole che il sindaco di Bernate, Osvaldo Chiaramonte, ha portato a bandiera in un giorno nel quale le bandiere, quelle vere e italiane, dominavano la scena di tutta la nazione. Domenica 8 novembre, si sono infatti svolti i tradizionali riti che ogni anno ricordano il sacrificio di 15 milioni di morti, divenuti tali unicamente per la loro patria. Quest’anno però il comune sul Ticino ha voluto evidenziare l’iniziativa in un modo originale, in concomitanza con l’anno del centocinquantesimo anniversario della battaglia di Magenta – che nei territori bernatesi ha avuto in parte il suo teatro. Per questo motivo sono stati invitati 2 gruppi storici risorgimentali (l’associazione ‘Amici della battaglia’ di Novara e il ‘Gruppo storico generale Cler’ di Magenta) che, rigorosamente abbigliati coi costumi militari in voga nel 1859, si sono uniti ai classici bersaglieri per rendere onore ai soldati defunti (sparando addirittura alcuni colpi di baionetta!) nella classica cerimonia in cimitero, di fronte al monumento dei caduti. Al termine delle celebrazioni si è dato spazio, nella sala consigliare del comune, alla consegna delle medaglie al merito dei combattenti, residenti a Bernate e nella frazione Casate. Nello specifico: Frattini Giovanni, Barni Giovanni, Colombo Mario, Garascia Piero, Imo Enrico, Brasca Renzo, Melissari Rosario, Francioli Carlo, Barbaria Angela, Gibertoni Wilma, Bianca Giorgio e Arrigoni Mario. Un premio speciale per il servizio in favore del paese è stato assegnato a Logoteta Bruno, mentre per l’impegno nell’associazione combattenti e reduci di Bernate, sono stati rispettivamente premiati, Garavaglia Carla e il presidente dell’associazione stessa. In conclusione delle varie cerimonie, l’amministrazione comunale ha allestito un rinfresco, dove tutti gli accorsi hanno potuto rifocillarsi con gustosi stuzzichini, golosi pasticcini e vari aperitivi, alcolici e analcolici, disposti sul tavolone della ‘sala giunta’.

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