Milano / Malpensa
Gli studenti fanno sentire la loro voce
- 02/03/2015 - 15:38
- Castano Primo
- Scuola
“La ricreazione è finita”. “Assalta il futuro”. “Articolo 21”. Tre striscioni chiari e precisi. La voce, poi, unanime, là nel parcheggio esterno davanti all’istituto d’istruzione superiore Torno di Castano Primo. “Basta!” – è stato il coro degli oltre 200 studenti che stamattina si sono ritrovati in piazzale Don Milani. “Basta con i continui tagli!”; “Basta con le sole parole: vogliamo interventi e azioni mirate e concrete!” e, alla fine, allora i ragazzi hanno deciso di mettere via libri e quaderni per l’intera giornata e di scendere appunto in campo, in prima linea, per far sentire tutto il loro disappunto e la loro amarezza e per chiedere soprattutto che si facciano finalmente i fatti. “Così non si può andare avanti – dicono – Le istituzioni a livello provinciale ed anche nazionale devono capire che la situazione va affrontata in maniera diretta e specifica. Ed è proprio a loro che oggi ci stiamo rivolgendo: stop ai discorsi e alle tante frasi, adesso c’è bisogno unicamente di fare. Speriamo che qualcosa si muova. Avremmo potuto organizzare una manifestazione lungo le strade, invece abbiamo scelto un presidio statico di fronte all’istituto per meglio far comprendere le ragioni di ognuno di noi e per una maggiore sicurezza di tutti i presenti”. Tra i temi “caldi”, al centro delle attenzioni, da una parte i tagli alla scuola pubblica: “Siamo quotidianamente penalizzati – ribadiscono gli alunni – E’ ora di cambiare e in fretta, perché chi ci va di mezzo sono i nostri istituti e gli studenti”. Quindi, la delicata questione dell’edilizia scolastica specifica della realtà castanese. “Un tassello che non va assolutamente sottovalutato – affermano – Ciò che accade ogni volta che piove è evidente: infiltrazioni d’acqua in alcune aule e corridoi, ancora i pannelli che si staccano e fino ad arrivare anche alle difficoltà riscontrate nei mesi scorsi per il malfunzionamento di una parte dell’impianto di riscaldamento e che ha costretto alcune classi a spostarsi per fare lezione. I problemi si conoscono bene, ci è stato ripetuto più e più volte che si sarebbe intervenuti (qualcosa è stato fatto, però non basta!”); chiediamo pertanto che i lavori necessari vengano finalmente compiuti. Il Torno ha oltre 1500 studenti, dobbiamo poter svolgere le attività in maniera adeguata e idonea. Il nostro impegno è grande, siamo pronti ad altri appuntamenti simili perché qui c’è in ballo il presente e il futuro di ciascuno di noi”. “Uno dei punti cardine del nostro istituto – conclude il dirigente scolastico, Luciano Marzorati – è sempre stato il dialogo aperto con gli alunni. Anche in questa occasione, quindi, con i ragazzi c’è stato un confronto proprio nei giorni scorsi, durante il quale mi hanno informato dell’iniziativa che stavano programmando. Come scuola, l’attenzione è massima per rispondere il più possibile alle varie esigenze e richieste (ci stiamo muovendo tramite i diversi canali istituzionali, appunto, per risolvere tutte le problematiche riscontrate, sollecitando periodicamente gli enti competenti). Ma, se da una parte (sempre partendo dal concetto del dialogo) capisco e accetto la loro scelta di far sentire le proprie esigenze, dall’altra sul piano istituzionale (gli allievi e le famiglie sono stati informati di questo) l’assenza dalle lezioni, pur prendendone atto, non potrà essere segnata sul registro quale assenza giustificata”.
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